LEGACOOP LATINA, IMPRESE, LAVORO, TERRITORIO: SI RIPARTE DELLA PIANIFICAZIONE STRATEGICA COLLETTIVA

 

Latina, 14 nov – Emiliano Scinicariello è stato riproposto all’unanimità per il ruolo di presidente di Legacoop Latina, ieri, durante l’assemblea precongressuale del coordinamento territoriale, tenutasi presso l’Hotel Villaggio della Mercede a San Felice Circeo, alla presenza degli organi dirigenti della Legacoop Lazio e dei Consiglieri della Regione Lazio Rosa Maria Giancola ed Enrico Forte- anche vice presidente Commissione Ambiente, Lavori Pubblici, Politiche della Casa e Urbanistica, della Regione.

Attorno al tema “Strategie per imprese, lavoro, territorio” – si è acceso un dibattito che ha coinvolto un centinaio di imprenditori cooperativi operanti in provincia di Latina, dando vita ad una partecipazione senza precedenti nell’ultimo ventennio sul territorio. “E’ un segnale incoraggiante: nel ribadire la valenza del concetto di comunità, i cooperatori della provincia di Latina hanno voluto affermare di voler ripartire da una pianificazione strategica e condivisa delle azioni volte a contrastare la crisi e a valorizzare il territorio” ha spiegato Scinicariello.

Durante l’evento, Legacoop Latina ha presentato un’analisi delle criticità e delle potenzialità della cooperazione in provincia, rivelando i dati di una realtà capace di reagire, pur in un contesto territoriale in cui si verificano continue crisi industriali – alcune motivate da contrazioni del mercato di riferimento, altre generate da speculazioni finanziarie.

In provincia – negli ultimi quattro anni – si sono avute oltre quaranta neoassociate, molte delle quali sono start-up, nate anche da giovanissimi come Emanuele Pacilli, 23 anni, presidente della cooperativa Impulso che ha dato vita alla birra “Etica” e che inaugurerà nei prossimi giorni un birrificio. La start-up giovanile, nata grazie allo stimolo della cooperativa Utopia 2000, che insieme a Legacoop Latina le ha fatto da incubatore, ha riconosciuto nei valori della cooperazione, promossi dal coordinamento provinciale, un punto di riferimento indispensabile per agire sul mercato. “È attraverso i giovani ed il loro rinnovato coinvolgimento negli anni che riscopriamo l’orgoglio di appartenere al movimento cooperativo ed alla Lega” ha commentato Scinicariello.

Agricoltura, Servizi e Turismo – i settori sui quali puntare per provare a smuovere l’economia territoriale. “La cooperazione agricola a Latina ha una tradizione davvero importante, ed ha fatto molto in questi anni per ipotecare un ruolo di assoluto rilievo nell’economia provinciale – ha spiegato Scinicariello –. Vi sono cooperative associate a Legacoop che hanno avuto il coraggio e la lungimiranza di realizzare investimenti importanti, attraverso i quali hanno consolidato la leadership del settore, puntando una volta di più sulla trasformazione del prodotto agricolo”.

Dura la reazione nei confronti di chi ha spesso ingiustamente attaccato la cooperazione sociale che opera in provincia. “Investire in economia sociale crea occupazione – ha dichiarato Scinicariello –. E, attraverso la cooperazione sociale, consente di assolvere a più funzioni, con evidente ricaduta sulle comunità: ci si occupa del disagio, si crea occupazione, e soprattutto lo si fa con una forma di impresa che redistribuisce la ricchezza prodotta, socializza i profitti, lascia al territorio ed alle comunità che la ospitano qualcosa che va ben oltre il servizio svolto”. “Se qualche amministratore locale poco lungimirante ha attaccato la cooperazione, di contro, fortunatamente, abbiamo avuto in questi ultimi anni chi è stato al fianco di Legacoop e l’ha difesa mettendoci la faccia, assumendo posizioni non scontate, chiare e costruttive, con atteggiamento di solidarietà tutt’altro che formale verso il mondo della cooperazione ed in particolare verso quella sociale- ha tenuto a precisare Scinicariello-. È il caso del Consigliere Regionale Enrico Forte, anch’egli presente all’assemblea di Legacoop Latina”.

In merito al settore dei Servizi, il presidente ha evidenziato le difficoltà affrontate dal comparto in provincia di Latina per le imprese che operano spesso per multinazionali: la tendenza alla delocalizzazione delle grandi imprese, la necessità di tagliare costi, partendo dal costo del lavoro, l’insorgere di dinamiche intese come il superamento dei Contratti Collettivi per far posto a modalità contrattuali dubbie, potevano essere elementi sufficienti per minare in modo irreversibile lo stato di salute di queste cooperative. “Le cooperative associate a Legacoop Latina, invece, avendo riserve accumulate negli anni in cui ciò è stato possibile, hanno retto ai ripetuti scossoni della crisi, effettuato investimenti, aumentato il loro livello di competitività e conservato il loro livello originario di committenze” ha concluso Scinicariello.

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