La moda viene dall’America, ma fare il brunch in bakery è ormai un must anche a Roma. Nella Capitale, sono ancora poche le bakery che hanno aperto: tavolini occupati, fila e prenotazioni, però, non impediscono ai romani il piacere di mangiare il food americano. Attenzione, però, ai pregiudizi: in bakery il cibo è tutto home made. Niente, dunque, a che vedere con i fast food.
Sandwich farciti, insalate, uova strapazzate e bacon, accompagnate da un buon succo d’arancia, sono alla base di un buon brunch. Ma non solo: ad attirare sono soprattutto i dolci.
Influenzati da un altro dei trend del momento, il cake design, i dolci che si trovano in bakery sono decorati alla perfezione: cheescakes, cupcakes, biscotti e torte, sono delle piccole opere d’arte.
Quello della bakery è un business che ha avuto risultati sorprendenti. Sono 800 000 gli euro in bilancio per il primo anno del primo store ache ha aperto a Roma.
“Abbiamo trovato ispirazione nei nostri viaggi all’estero. Viviana ha una passione per il cake design e la cucina in genere, mentre io cercavo qualcosa di diverso su cui investire. Da questo punto di partenza abbiamo unito le nostre capacità e abbiamo provato questa esperienza in un settore che stimolava entrambi” ha raccontato Stefano Rocchi, livornese di 32 anni che ha aperto la bakery a Roma insieme alla sua compagna, Viviana Lorenzini, 28enne, laureata in economia con una passione per la cucina.
Un’idea vincente che i due hanno scelto di autofinanziare e che oggi rappresenta una coraggiosa sperimentazione nella Capitale.
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