Legacoop, a nome dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, ha chiesto di costituirsi parte civile al processo su “Mafia capitale”. La richiesta è stata fatta il 5 novembre davanti al giudice della decima sezione penale del Tribunale di Roma.
“Abbiamo chiesto di costituirci come parte civile – spiega Mauro Lusetti, Presidente di Legacoop – poiché questa attività illecita e criminale è stata un danno per la reputazione dell’intero movimento cooperativo e per le cooperative sociali oneste e trasparenti, che tutti i giorni portano avanti con fatica progetti di interazione lavorativa ed accoglienza nel pieno rispetto delle leggi e delle persone. Nel cammino comune per la costruzione dell’Alleanza la legalità costituisce per tutti noi un obiettivo identitario e fondativo, parte integrante del nostro posizionamento strategico”.
Legacoop, quale aderente all’Alleanza delle Cooperative Italiane, ha sottoscritto il “Protocollo di legalità” con il Ministero dell’Interno, che prevede tra l’altro la promozione dell’etica e della responsabilità e la previsione del dovere di denuncia dei reati che ne limitino la libertà economica a vantaggio di imprese o persone riconducibili a organizzazioni mafiose.
“Riteniamo di avere legittimazione ad agire iure proprio in quanto ente associativo che tutela le proprie associate – conclude Lusetti – che operano sia nel territorio nazionale che del Lazio nei confronti delle organizzazioni criminali mafiose che abbiano operato, come nel caso specifico, illegalmente nell’ambito del sistema economico per ottenere il risarcimento del danno non patrimoniale conseguente alla consumazione del reato associativo”.