Numeri che fanno riflettere quelli della ricerca “Trasparenza e legalità nei servizi integrati” elaborata da OBSI (Organizzazione Bilaterale dei Servizi Integrati) Lazio in collaborazione con CENSIS e presentati stamane al CNEL. Nel Lazio dal 2011 al 2015 i lavoratori nel settore dei servizi integrati sono aumentati del 23,5%, passando da 90.000 a 110.000, con un incremento di oltre 22.000 unità in anni di crisi. Anche le imprese sono cresciute notevolmente, passando da quasi 15.000 ad oltre 21.000 con un saldo positivo del 43%. Inoltre, ogni anno, i lavoratori di questo comparto producono non meno di 4,4 miliardi di valore aggiunto, pari quasi al 3% (2,7) del PIL Regionale.
Ma il cuore della ricerca riguarda il settore dei bandi pubblici nel Lazio. Nei casi analizzati, la procedura ristretta si conferma come quella più utilizzata (66%). Segue l’affidamento diretto (14%), il cottimo fiduciario (13%) e la procedura aperta (7%). Gli importi messi a bando sono stati per il 43% da 40.000 euro a 99.000 euro, per il 37% da 100.000 euro a 249.000 euro, per il 6% da 250.000 euro a 999.000 euro e per il 13% oltre il milione di Euro.
Nel Lazio, nelle gare di appalto che lo prevedono, i ribassi tra 0-4% sono mediamente nel 15,3% dei casi, tra il 5-9% nel 21,4%, tra il 10-15% nel 18,4%, tra il 15-19% nel 3,1% dei casi e tra il 20-99% nel 39,8% dei casi. Laddove il dato è disponibile, nei casi presi a campione, i criteri di assegnazione sono nel 93% dei casi al massimo ribasso e solo nel 7% dei casi all’offerta economicamente più vantaggiosa.
“In un mondo in cui vince solo il ribasso, pare un lusso poter immaginare di elaborare bandi che abbiano una coerenza ed una logica di sviluppo – ha affermato Andrea Laguardia Presidente OBSI Lazio – “Per salvaguardare la qualità del lavoro svolto, per monitorare un sistema di imprese trasparente e responsabile e per garantire un migliore livello del servizio reso all’utilizzatore finale, abbiamo deciso insieme con il CENSIS di progettare un Osservatorio Permanente sui bandi pubblici, capace di diffondere la cultura della trasparenza e della responsabilità nel settore”.
L’esigenza di creare un Osservatorio Permanente nasce dal fatto che, nonostante la crescita del valore economico dei servizi, la massiccia modernizzazione del settore e la costante qualificazione delle imprese, le Istituzioni stentano a intravedere in questo comparto una componente strategica tale da giustificare l’elaborazione di una più approfondita politica industriale.
OBSI LAZIO è l’Organizzazione Bilaterale dei Servizi Integrati del Lazio, nata il 30 gennaio 2014 grazie all’accordo tra le associazioni datoriali (Legacoop Lazio, Confcooperative, Agci, Fise e Confapi) e i sindacati (Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uil Trasporti). L’ente ha l’obiettivo principale di offrire servizi a imprese e lavoratori del settore, monitorare e studiare gli andamenti del mercato e combattere i fenomeni di illegalità.