“CO-PROGETTAZIONE PER UN NUOVO WELFARE”, IL SEMINARIO ORGANIZZATO DA LEGACOOP LAZIO E IRS

La co-progettazione, nel settore del welfare, è la strada maestra per innovare le politiche sociali, corresponsabilizzare gli attori coinvolti e adattare i servizi ai nuovi bisogni. Questo il concetto fondamentale che è emerso dal seminario “Co-progettazione per un nuovo welfare”, organizzato da Legacoop Lazio e IRS lo scorso 12 ottobre a Roma.

Per Legacoop Lazio sono intervenuti il Commissario Straordinario Placido Putzolu, che ha introdotto il tema, ed Anna Vettigli, che ha concluso gli interventi sottolineando il passaggio da un’ottica consultiva a forme di partenariato tra Pubblica Amministrazione e Terzo Settore.

L’Assessore Rita Visini, nel suo intervento, ha ribadito quanto il tema della co-progettazione stia a cuore alla Regione Lazio e all’Assessorato alle Politiche sociali, Sport, Sicurezza, tanto da inserirlo anche nella nuova legge regionale sul welfare.

Come ha illustrato Ugo D’Ambrogio, Direttore IRS, la co-progettazione rappresenta una nuova idea di partnership costituita per sviluppare esperienze innovative attraverso il lavoro di soggetti appartenenti ad organizzazioni diverse e prevede partecipazione, coinvolgimento, impegno ed appartenenza per la realizzazione di un obiettivo comune.

E’ stato invece Guido Ciceri, Direttore Sercop, ad approfondire il quadro normativo di riferimento, che affonda le radici nella 328, fornendo una swot analysis del processo di co-progettazione.

“C’è differenza tra progettazione e progettualità” ha sottolineato Emilio Vergani  “in un mare di progettazione c’è scarsissima progettualità”.

Co-progettare significa infatti dar vita ad un nuovo approccio culturale, che rende i servizi qualitativamente migliori ed economicamente sostenibili per tutti gli attori coinvolti: pubbliche amministrazioni, società erogatrici e utenti. Bisogna puntare sull’efficienza e la qualità, costruendo i servizi insieme a chi conosce il territorio e le esigenze della comunità.

La co-progettazione, in sostanza, è un nuovo modo di pianificare e concepire le politiche sociali. Perchè le politiche sociali non costituiscono un costo ma un investimento, che permette lo sviluppo di benefici per la cittadinanza e migliori livelli di qualità di vita. Ne sono prova le “buone pratiche” di alcuni servizi sociali della Lombardia e del Gal del versante Laziale , raccontate da Katja Avanzini, consulente IRS, e Loreto Policella, Presidente Galverla.

“Nella Regione Lazio ci sono esperienze molto diverse” sottolinea Tiziana Biolghini, Dirigente dell’Area Sussidiarietà orizzontale, Terzo settore e Sport della D.R. Salute e Politiche Sociali della Regione Lazio “Riprogettare significa riesaminare i bisogni e le esigenze del territorio, misurare l’impatto sociale. La co-progettazione è uno strumento per le politiche attive.”

Legacoop Lazio continuerà il suo lavoro di approfondimento sul tema della co-progettazione, anche attraverso l’organizzazione di ulteriori momenti formativi, in un percorso parallelo a quello portato avanti dalla Regione Lazio e dall’Assessorato alle Politiche sociali, Sport, Sicurezza.

I materiali relativi al seminario sono sono disponibili al seguente link:

https://www.legacooplazio.it/ciclo-di-seminari-competenze-per-il-sociale/