UNA NUOVA AREA ASSOCIATIVA PER 2.842 IMPRESE CHE GUARDANO AL FUTURO

Un’unica associazione, con oltre 2.800 imprese che danno lavoro a 203mila persone, fatturando oltre 17 miliardi. E’ nata l’Area Lavoro di Legacoop, “Legacoop Produzione e Servizi”, che riunisce Legacoop Servizi e Ancpl ”Associazione nazionale delle cooperative di produzione e lavoro”. Un’unica realtà per rispondere alle sfide poste dalla modernizzazione dei mercati nazionali ed internazionali e dall’innovazione tecnologica.
Presidente è stato nominato Carlo Zini, già Presidente di Ancpl, mentre Vicepresidente e coordinatore sarà Fabrizio Bolzoni, già presidente di Legacoop Servizi. Il Comitato Esecutivo paritetico è formato da 12 membri, ovvero dai componenti dei precedenti Esecutivi di Presidenza delle due associazioni.
Con un volume d’affari di 17,96 miliardi di euro, i 2.842 associati tra imprese cooperative e consorzi aderenti occupano circa 203.000 addetti, di cui il 70% soci, nei settori delle costruzioni, della logistica e trasporti, dell’industria, delle pulizie e dei servizi integrati, del facility management e dell’ecologia, della vigilanza, dei Beni culturali, della ristorazione, dell’ingegneria e progettazione, del consulting e delle ICT. Una realtà cooperativa che vede diffuse sull’intero territorio nazionale migliaia di imprese piccole e grandi, che danno importanti risposte occupazionali e che competono, per capacità e dimensione, sui principali mercati di riferimento.
Nel facility management, nelle costruzioni, nell’impiantistica industriale, nei servizi alle imprese e alle persone sono presenti cooperative che sono anche imprese leader a livello nazionale. La cooperazione di lavoro si rivela anche una forma imprenditoriale importante per il salvataggio di imprese in crisi attraverso il cosiddetto worker buy out, con significativi interventi a sostegno dello sviluppo delle zone svantaggiate, specie nel Mezzogiorno, con progetti che le hanno viste protagoniste insieme a tutte le istituzioni e alle forze sociali.
Inoltre, “Legacoop Produzione e Servizi” porterà a sintesi una quota importante di intersettorialità e favorirà la gestione di processi industriali più complessi, più consistenti, certamente più completi, nel solco dell’evoluzione che sta trasformando i tradizionali mercati delle costruzioni e dei servizi.
In particolare il settore delle costruzioni è ormai di fronte a una fase nuova, come emerge dall’analisi di mercato rilevata dal CRESME, che evidenzia come nella costruzione di edifici e reti infrastrutturali emerga, come carattere innovativo, la crescita delle attività afferenti alla tecnologia, all’impiantistica e alla manutenzione. L’evoluzione descritta comporta la necessità di avere strumentazioni normative aggiornate, al fine di potere accedere a nuovi canali finanziari compatibili con la natura cooperativa e il governo democratico dell’impresa, nel quale risulta centrale la figura del “socio lavoratore”.
In tale prospettiva non è vero che una grande impresa possa essere solo una società per azioni o, comunque, di tipo privatistico. In questa direzione sono importanti adeguate regole fiscali sull’istituto del ristorno, del prestito da soci, per una capitalizzazione indispensabile alla crescita.