CASTEL DI GUIDO GUARDA AL FUTURO

Si è svolta mercoledì 19 aprile, presso la Sala Tirreno della Regione Lazio, l’audizione pubblica per definire le proposte di gestione della Tenuta di Castel di Guido, che ricade all’interno della Riserva Statale del Litorale Romano.
L’importante tenuta dell’agro romano si estende per oltre 2000 ettari e ha un notevole interesse ambientale e produttivo. Qui si pratica la coltivazione biologica di cereali e di colture foraggere, l’allevamento di bovini maremmani, la produzione di carni DOP di vitellone della Maremma e la produzione di latte bio, miele ed olio.
La Tenuta vanta anche un importante passato, testimoniato dalle ville romane delle Colonnacce e Olivella e la Torre ed il Casale della Bottaccia. Una vasta area di circa 250 ettari è inoltre adibita ad Oasi naturalistica gestita dalla Lipu.
Per non disperdere questo enorme patrimonio, la Regione Lazio ha previsto la sottoscrizione di un Accordo di collaborazione tra l’amministrazione regionale, l’Agenzia Regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio, l’Università della Tuscia unitamente a Roma Capitale ed al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, finalizzato, tra l’altro, alla redazione di una bozza di bando pubblico, da elaborare entro il mese di aprile 2017.
All’audizione erano presenti i rappresentanti delle principali Associazioni. Per Legacoop Lazio ha preso parte all’incontro Carlo Patacconi, Presidente della Cooperativa Agricoltura Nuova, che ha ribadito l’importanza di realizzare un bando che non preveda il frazionamento della tenuta ma che ne salvaguardi l’integrità mediante criteri di mulfunzionalità. Da tenere inoltre in considerazione le filiere e la vocazione agricola e naturalistica del territorio di riferimento.