Milano, 13 gennaio 2011 – “Parliamo di modelli positivi: la cooperazione applica contratti partecipati e democratici”. Queste le parole di Susanna Camusso, segretario generale CGIL, intervenuta nella prima sessione di lavoro di Geco (Giornate dell’economia cooperativa) con la presentazione dei risultati di una ricerca qualitativa realizzata dalla Fondazione Nord Est.
Nel corso del dibattito che ha visto confrontarsi, Carlo dell’Aringa, Università Cattolica di Milano, Giuliano Poletti e Susanna Camusso, si è discusso di qualità del lavoro nell’impresa cooperativa, di contrattazione, di diritti dei lavoratori. “Il tempo della decisione” – ha aggiunto Camusso – “non deve divenire la variabile più importante del processo decisionale democratico; un sistema plurale deve trovare il modo di ascoltarsi”.
Il segretario della CGIL ha inoltre sottolineato l’importanza di fare investimenti anche in presenza della crisi. “La sfida” – ha detto – “è saper valutare dove andare e come affrontare la crisi, senza cambiare le regole della democrazia e le regole del lavoro”. “Come ha detto Poletti” – ha aggiunto la Camusso – “occorre legare il tema degli investimenti e della produttività del lavoro anche all’impegno in ricerca e innovazione”.
“Questa crisi” – ha concluso Poletti – “ha colpito più settori: credo che il mondo cooperativo possa essere uno dei motori che può ricostruire nuove possibilità di lavoro. Storicamente abbiamo fatto diventare i bisogni domanda e abbiamo trovato delle risposte. Adesso, è il momento di scavare di nuovo nelle pieghe della società e dell’economia per trovare nuove opportunità e per creare lavoro e impresa, partendo dai nuovi bisogni che provengono, ad esempio, dai giovani ad elevato tasso di istruzione che si confrontano con un mercato del lavoro che si presenta quasi sempre come un muro invalicabile”.
fonte: Legacoop