Erano circa 80 i giovani cooperatori di Generazioni che si sono ritrovati a Genova, nella splendida e insolita cornice dei Giardini Luzzati, per l’ormai consueto appuntamento di Woodcoop, l’Assemblea Nazionale di Generazioni.
La scelta della città di Genova, già operata nei primi giorni di agosto, è stata rafforzata dopo le tristi vicende del crollo del ponte Morandi: “Essere qui oggi – ha dichiarato Anna Loscalzo, Coordinatrice di Generazioni Legacoop Liguria – significa per noi non soltanto mantenere altissima l’attenzione, ma anche l’impegno da parte nostra rispetto alla città, sappiamo di dover affrontare tante sfide e cerchiamo di farlo con contenuti, e una presenza non soltanto numerica”.
Presenti all’Assemblea anche il consigliere comunale Cassibba, a portare i saluti della Città di Genova, Roberto Perugi, presidente della Cooperativa Il Rastrello, oltre che Mattia Affini, coordinatore dei giovani dell’Alleanza delle Cooperative, e Fabio Dubolino, portavoce dei giovani imprenditori di Confcooperative.
Un programma fittissimo ha visto i componenti di Generazioni e gli ospiti partire da una tavola rotonda sul tema “Patto intergenerazionale e futuro possibile”: dal grande obiettivo, spesso disatteso, del patto tra le generazioni, alla necessità di lavorare sulle competenze e liberare spazi, con le esperienze di Paolo Barbieri, presidente di CPL Concordia, e Matteo Ragnacci, ex coordinatore di Generazioni. Uno dei punti cardine del “futuro possibile” è la cittadinanza europea e l’interculturalità che, grazie all’intervento di Isabella Ferretti della casa editrice 66thand2nd, è stata raccontata dalla voce di chi è tornata in Italia e ha deciso di ispirare le generazioni future.
Nella seconda parte della mattinata, con il supporto della cooperativa Eticae – Stewardship in action, il gruppo ha lavorato sulle proposte da portare al Congresso Nazionale Legacoop. Già nei giorni precedenti era stato possibile partecipare rispondendo con un post facebook o con un tweet ad alcune domande stimolo su 4 aree: cambiamenti (cosa è cambiato? su cosa siamo indietro?), competitività (in cosa eccelliamo? in cosa ci distinguiamo?), socio 4.0 (quali sono le sue caratteristiche? quali tutele, welfare, diritti?) e innovare (cosa? come?).
I primi risultati non sorprendono, ma probabilmente confermano le spinte dei giovani su alcuni aspetti del lavoro in cooperativa e nella vita dell’Associazione: dalla partecipazione dei soci all’organizzazione del lavoro, fino alle tutele nei nuovi modelli cooperativi, lo sviluppo di competenze manageriali cooperative e i nuovi linguaggi per creare un ponte di collegamento non solo tra generazioni di cooperatori, ma anche con i più giovani.
“Per tanti giovani cooperatori sarà il primo congresso – ha dichiarato Anna Loscalzo – cerchiamo di partecipare in una modalità che sia preparata e consapevole per portare un contributo di rinnovamento che sia nei volti e anche nell’atteggiamento, per essere partecipi, per poter imparare ma anche sostanziare un passaggio di testimone sulla qualità”.
Nel pomeriggio, Mariangela Petruzzelli (Università di Bari) e Graziana De Filippis (Università di Firenze) hanno presentato lavori di ricerca in tema di ricambio generazionale e processi di apprendimento in cooperativa, la cui realizzazione era stata in entrambi i casi supportata e voluta da Generazioni.
Infine, il report di metà mandato, sui cui Katia De Luca ha relazionato ripercorrendo il percorso del primo anno di mandato attraverso le foto e i social. “Abbiamo lavorato molto su aspetti come la cittadinanza europea, la nostra partecipazione alle reti nazionali e internazionali come spazio di opportunità più ampio – ha spiegato Katia De Luca a margine dell’Assemblea – abbiamo lavorato sulla formazione, con la nostra Summer e Winter School come giovani dell’alleanza, abbiamo sviluppato un sistema di comunicazione interna ed esterna che ci ha consentito di essere presenti e posizionarci su temi di rilevanza sociale e valoriale, ma anche di mettere a sistema e rendere fruibili eventi e iniziative dei coordinamenti regionali, che sono andati dai nuovi modelli cooperativi, a capitale umano e sviluppo di competenze, dagli strumenti di finanza innovativi alla rigenerazione, temi su cui vogliamo che si discuta, nel prossimo congresso e, in genere, nel percorso dell’Associazione.”
Inoltre, si è discusso di quanto i giovani oggi hanno voglia di investire nell’impegno associativo e di come si può favorire una maggiore partecipazione e motivazione.
“Questo argomento rappresenta un po’ una provocazione perché, in questa fase, dopo il lavoro ormai decennale di Generazioni sui temi del ricambio generazionale, soprattutto in questa fase precongressuale, penso ci sia davvero bisogno di tanta partecipazione. Il nostro mondo, diciamocelo, non fa molto per favorirla, salvo poi evidenziare successivamente la scarsa partecipazione dei giovani, senza provare a rimuoverne gli ostacoli”. Continua Katia De Luca: “Stimolare il confronto sul futuro possibile, prima, e sulle proposte congressuali, dopo, è una chiamata generale a non aver paura di esprimersi e portare il proprio contributo. Questo è un po’ anche l’obbiettivo della nostra Assemblea nazionale, fermarci un attimo ogni anno a confrontarci, a sperimentare i passi successivi che abbiamo voglia di fare e poi conoscerci, lavorare insieme, proprio perché stiamo cercando di costruire il gruppo dirigente dell’associazione dei prossimi anni”.