CORONAVIRUS: I TASSISTI ROMANI PROPONGONO IL TAXI-NAVETTA PER GARANTIRE IL DISTANZIAMENTO SOCIALE

Blocco degli spostamenti tra regioni, crollo verticale del settore turistico e quarantena forzata dei cittadini residenti hanno determinato, per il comparto taxi della Capitale, una riduzione di circa il 90% dei livelli di servizio nei mesi di marzo e aprile 2020.
Nella necessità di garantire un servizio pubblico di volta in volta stabilito con turnazioni determinate dalla stessa Amministrazione comunale, i tassisti si sono ritrovati ad attendere per ore i potenziali clienti raggiungendo a fine servizio, nei casi più fortunati, 2-3 corse circoscritte perlopiù al territorio urbano.
Nonostante questa gravissima situazione lavorativa, in molti hanno comunque aderito con entusiasmo alle iniziative di solidarietà “per l’emergenza coronavirus” lanciate dalle Cooperative di cui sono soci: dai progetti “taxi solidale” e “taxi amico” al trasporto gratuito del personale sanitario, passando per i servizi di spesa a domicilio e la messa a disposizione gratuita dei servizi di sanificazione di automezzi utilizzati per servizi sociali.
Oggi la Cooperazione romana dei tassisti lancia unita una nuova proposta, per supportare l’Amministrazione Capitolina nelle necessarie operazioni di distanziamento sociale legate alla mobilità delle fase 2 e 3 dell’emergenza: un servizio di taxi-navetta a supporto del servizio TPL, integrativo nelle fasce orarie ad alta intensità e sostitutivo in quelle a bassa intensità.
Questo permetterebbe di garantire un migliore distanziamento sociale per le fasce più deboli e a rischio della popolazione (malati, anziani e bambini) e una riduzione complessiva dei costi di servizio per il Comune di Roma. L’opportunità è inoltre già prevista dalle vigenti norme in materia di trasporto pubblico di persone (Leggi 422/1997, 21/1992, 12/2019, L.R. 58, ecc.), in cui il TPnL – Traporto Pubblico non di Linea è definito e previsto come integrativo e complementare al TPL – Trasporto Pubblico di Linea.
Nella proposta sottoposta al Comune di Roma Capitale dalle Cooperative Samarcanda 5551, Pronto Taxi 6645 e RadioTaxi 3570 – supportata da Legacoop Lazio, Unica CGIL e URI – viene inoltre avanzata l’ipotesi di una tariffazione oraria del servizio, per uniformare l’offerta su tutto il territorio cittadino e per permettere all’Amministrazione di definire anticipatamente costi e oneri connessi dell’attività.
Non da ultimo, garantire la riconversione del servizio taxi in un servizio a supporto del TPL permetterebbe all’intero comparto, nell’attesa di ulteriori sviluppi e nell’effettiva ripresa di una graduale normalità, di non soccombere sotto il peso di una crisi economica e occupazionale senza precedenti.