“Il Governo deve intervenire urgentemente con un piano nazionale, avviando soluzioni condivise ed omogenee per l’intero territorio, che consenta al settore del trasporto persone di ripartire, garantire i livelli occupazionali e scongiurare un pericoloso ritorno a modalità di trasporto poco sostenibili”. È quanto affermato dai rappresentanti dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Servizi ed Utilities (Legacoop Produzione e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi, Agci Servizi).
L’eccezionale periodo di emergenza sanitaria causato dal Covid-19 ha letteralmente messo in ginocchio il settore del trasporto persone (bus, taxi e ncc) che, essendo legato a doppio filo alla filiera turistica, ha di fatto subito un impatto economico devastante. L’avvio della fase 2 non ha poi nel concreto migliorato la condizione del comparto, nonostante linee guida e annunci di interventi non vi è stata una ripresa sufficiente a garantire la sopravvivenza delle imprese e, di conseguenza, la salvaguardia di numerosi posti di lavoro.
“Lo stato di crisi del trasporto pubblico è sotto gli occhi di tutti: crollo dei ricavi, riduzione drastica dei corrispettivi ai gestori in caso di contratti che prevedevano un collegamento fra km svolti e trasferimenti” – chiosa Giuseppe Gori, Responsabile del settore trasporto persone di Confcooperative Lavoro e servizi.
“Al tempo stesso i costi di funzionamento non si sono ridotti in modo proporzionale, anche per la difficoltà di molte aziende di utilizzare gli ammortizzatori sociali per i dipendenti che non svolgono più attività. Inoltre – continua Gori – questo settore ha costante bisogno di investimenti sia per l’acquisto di mezzi sempre meno impattanti dal punto di vista ecologico e di vivibilità dei centri urbani, sia per creare una rete di servizi a supporto dell’utenza che favorisca sempre più l’utilizzo del TPL rispetto al mezzo privato. Ma – aggiunge ancora Gori – ancora più preoccupanti appaiono le prospettive per i prossimi mesi: peseranno ancora la mancata riapertura di scuole e attività economiche, lo smart working e i danni di fiducia che il Covid-19 ha prodotto anche sul turismo“.
“Abbiamo più volte evidenziato al Governo e al ministero competente, fin dai primi decreti, la necessità di interventi urgenti a sostegno di queste attività, di fatto dimenticate dal legislatore. Il settore del trasporto persone ha potuto beneficiare esclusivamente di provvedimenti generali emessi dal Governo, dimostratisi insufficienti. – dichiara Daniele Conti, Responsabile del settore trasporto persone di Legacoop Produzione e Servizi – Chiediamo pertanto che vengano adottati interventi specifici per un settore, rappresentato da taxi, ncc e bus, che sposta il 3% dell’intera mobilità urbana e che necessità quindi delle dovute misure di sostegno da parte del Governo per garantire la sopravvivenza delle imprese e la salvaguardia dell’occupazione”.