Come è accaduto in molte altre imprese, l’emergenza Covid-19 ha costretto anche la Cooperativa aCapo ad adottare nuove forme di lavoro agile e flessibile. Grazie allo smart working aCapo ha potuto mantenere attivi i servizi, attivandone addirittura di nuovi, mantenendo inalterata la capacità di risposta dell’impresa alle esigenze dei clienti.
La modalità di lavoro agile – basata sull’assenza del vincolo di presenza sul posto di lavoro – consente a soci e dipendenti di conciliare lavoro ed esigenze familiari, migliorare la produttività ottimizzando i tempi di spostamento sulle strade, vivere in un clima aziendale sensibilmente migliorato. Dall’altro verso, la Cooperativa può mantenere in efficienza la produttività, riducendo significativamente i costi di gestione – oggi incrementati dalle difficoltà di sanificazione e igienizzazione degli ambienti e delle postazioni – contribuendo anche a migliorare l’impatto sull’ambiente.
La Regione Lazio ha sostenuto questo processo con un avviso pubblico da 2 milioni di euro (Piani aziendali di Smart Working) a cui la Cooperativa ha partecipato con il progetto Smart COOP, un intervento per lo sviluppo ed il consolidamento dello smart working in aCapo.
Alcune modalità di lavoro a distanza erano già applicate da anni in Cooperativa, anche per ottimizzare la produzione e favorire i soci con disabilità, ma la situazione di emergenza sanitaria legata al Covid-19 ha portato la Cooperativa a riflettere sull’adozione strutturale di questo strumento.
Con Smart COOP, la Cooperativa affronterà un percorso in 3 fasi per definire la migliore policy applicabile e in grado di mantenere inalterati tempi, risultati, qualità del lavoro dei suoi soci, anche senza essere presenti in ufficio tutti i giorni:
- Indagherà sui fabbisogni, dei soci e dell’organizzazione, necessari a disegnare il modello organizzativo e le tecnologie di supporto, fino a giungere alla introduzione di un piano aziendale per lo smart woriking
- Supporterà, attraverso un percorso formativo, l’acquisizione di competenze organizzative e gestionali da parte di responsabili e coordinatori, facendo sì che queste siano diffuse poi in ciascuna area o gruppo di lavoro
- Sperimenterà per 5 mesi – con un progetto pilota – la modalità di smart working per le funzioni e gli ambiti di operatività coinvolti, monitorando la corretta applicazione del piano aziendale.
Tutti i soci e i dipendenti sono stati coinvolti nel processo, con un questionario iniziale finalizzato a far emergere bisogni ed esigenze di lavoro agile. E’ fondamentale, in questa fase, che siano rappresentati tutti gli aspetti e tutte le criticità in merito all’adozione di questo nuovo modello organizzativo.
In base ai fabbisogni espressi in fase di analisi e nel corso della formazione, sarà elaborato il nuovo piano di smart working e il nuovo modello organizzativo della Cooperativa, che andrà a migliorare per tutti la gestione del lavoro, salvaguardando l’aspetto cooperativo e collaborativo che da sempre caratterizza la gestione di aCapo.