In molti concordano sul concetto che investire nei servizi all’infanzia significhi investire nell’intera comunità. Ma, fin troppo spesso, a queste parole non seguono i fatti.
Nel Lazio, con l’approvazione del “Programma regionale dei servizi educativi per la prima infanzia per il triennio 2021-2023 (ai sensi dell’art. 49 della Legge Regionale 5 agosto 2020, n. 7)” da parte della Regione Lazio, si è raggiunto un vero e proprio risultato storico per dare concretezza a queste parole.
Nel Programma regionale il tema dei costi risulta centrale e di fondamentale rilevanza, sia per garantire una “qualità sostenibile” che per uniformare tariffe e servizi in tutta la Regione Lazio.
Riuscire nello sforzo di conciliazione tra funzionalità del servizio, standard qualitativi e costi di gestione è un obiettivo chiave, come sottolineava lo stesso CNEL in un documento del 2010 “Investire sui servizi all’infanzia non è questione che riguarda le politiche familiari, e neppure è solo questione – rilevantissima – della tutela dei diritti dei piccoli cittadini: è questione che riguarda la possibilità del nostro Paese di tornare a crescere e di pensarsi al futuro. I dati internazionali confermano come i primi anni di vita siano un passaggio tanto cruciale al punto di determinare il percorso di ciascuno nella vita adulta. È in questa fascia di età che si costruiscono le pari opportunità.”
AGCI Solidarietà Lazio, Confcooperative Federsolidarietà Lazio, Legacoopsociali Lazio e Forum Terzo Settore Lazio vogliono inoltre sottolineare lo straordinario lavoro di concertazione portato avanti dalla Regione Lazio, ed in special modo dall’Assessorato alle Politiche Sociali e dalla IX Commissione, con lo scopo di rendere il Programma regionale il più possibile rispondente alle reali e mutate esigenze della cittadinanza e delle imprese del comparto.
Ora sarà importante far sì che il Programma atterri concretamente sui territori e che determini un miglioramento reale della qualità della vita dei bambini e dei loro genitori. Anche in questo cruciale passaggio, le Centrali Cooperative e il Forum Terzo Settore Lazio confermano la loro fattiva collaborazione, a fianco delle persone, delle famiglie, dei lavoratori e delle Istituzioni, affinché gli indirizzi e gli obiettivi delineati nel Programma diventino sostanza.