CODATORIALITÀ NELLE RETI DI IMPRESA: LA CIRCOLARE ESPLICATIVA DI LEGACOOP LAZIO

Le difficoltà vissute dalle imprese a causa della pandemia di COVID-19 e quelle odierne derivanti dal conflitto in Ucraina hanno riportato l’attenzione sul ruolo determinante che la collaborazione tra imprese può avere nel promuovere la crescita di un territorio.
L’azione delle micro, delle piccole e medie imprese può essere infatti accompagnata con processi di aggregazione e coordinamento per affrontare con efficacia i rispettivi mercati di riferimento, rafforzare le capacità patrimoniali e progettuali, resistere alla crisi che stiamo vivendo attraverso l’ottimizzazione dei costi e lo scambio di professionalità e know-how.
Si tratta di tematiche comuni alle Cooperative dove, nei processi tradizionali di aggregazione con le altre imprese, la preoccupazione maggiore è quella di perdere la propria autonomia e sovranità, alla quale si aggiunge anche quella di non sopportare costi eccessivi, generalmente legati alla nascita di nuovi soggetti (dai consorzi alle new-co).
Per rispondere a tali preoccupazioni il Legislatore ha introdotto, ormai anni fa, “il contratto di rete di imprese”. Si tratta di uno strumento che, perseguendo un obiettivo di collaborazione imprenditoriale, non pregiudica le compagini azionarie, la loro Governance e non implica costi particolarmente elevati. È pensato soprattutto per le micro e PMI, ma ciò non significa che ad esso non possano partecipare anche le grandi imprese.
Lo strumento ha avuto indubbiamente successo: a fine 2021 i contratti di rete stipulati sono stati 7541. Si confermano prevalenti le “reti contratto” (85%) rispetto alle “reti aventi soggettività giuridica”, mentre sono coinvolte 42.232 imprese, gran parte delle quali appartengono a tre settori: agroalimentare (22%), commercio (14%) e costruzioni (12%).
Hanno in particolare sede nel Lazio (24,3%), Lombardia (10,5%) e Veneto (7,8%) e, con riferimento agli obiettivi, le reti hanno mostrato una maggiore propensione, rispetto al passato, verso l’aumento del potere contrattuale, la riduzione dei costi di produzione, la formazione e la partecipazione a bandi e appalti.
Nell’ambito del contratto di rete di imprese, particolare interesse potrebbe rivestire l’istituto della codatorialità. L’istituto della codatorialità è stato per anni scarsamente applicato per la generalità delle imprese aderenti ai contratti di rete e per l’assenza di una disciplina volta ad uniformare le modalità operative per procedere alle comunicazioni concernenti la codatorialità o il distacco alle Istituzioni competenti.
La circolare di Legacoop Lazio ha come finalità quella di illustrare l’istituto della codatorialità nell’ambito del contratto di rete di imprese a seguito dell’emanazione del Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 205 del 29 ottobre 2021, reso pubblico solo nel febbraio 2022, nonché della Comunicazione dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro n. 315 del 22 febbraio 2022.
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