LA STORIA DEL WORKERS BUYOUT 7WASH SU HUFFPOST ITALIA

Una lavanderia industriale vittima di frode va in deficit e presto non ha più possibilità di pagare gli stipendi. Impotenti, i lavoratori sanno che l’impresa si muove alla deriva. E il peggio da lì a poco coinciderà con il disastro: l’epidemia da Sars -Cov -2. Si fermano le macchine. Per i 26 dipendenti, niente ammortizzatori sociali, anche se per un errore risultano tutti in cassa integrazione. La maggior parte si rassegna. Ma tra di loro ci sono Maria, Giacomo, Marco, Patrizia, Cinzia che hanno tra i 50 e i 55 anni. Valeria di 37 ed Emiro che ha anche un bambino. Tutti temono che alla loro età e in piena pandemia sia più facile vincere un terno al lotto che trovare un altro posto di lavoro. In sette, si convincono che nonostante il crack dell’azienda, l’economia mondiale in picchiata e il Covid che avvinghia a sé l’Europa e il mondo, ci si debba giocare il tutto per tutto. E quando l’azienda fallisce e rimane solo un capannone vuoto come le loro tasche, in sette tirano fuori l’asso dalla manica e fondano un workers buyout con l’aiuto di Legacoop Lazio e il finanziamento di CFI e Coopfond, strumenti finanziari a disposizione delle cooperative.

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