WORKERS BUYOUT, IL LAVORO SI FA IMPRESA

PER UNA TASK FORCE CONTRO LE CRISI AZIENDALI E LA MORTALITA’ DELLE IMPRESE NEL LAZIO

Aziende sull’orlo del collasso, nei casi peggiori già fallite o più semplicemente chiuse, talvolta anche solo per mancanza di ricambio generazionale. La mortalità delle imprese è un trend di lunga durata: difficile disabituarsi. Falcidiate dalla pandemia, le aziende hanno iniziato solo di recente a riprendersi e i dati a salire. Eppure, nel solo primo trimestre 2023, nel Lazio si sono sfiorate le diecimila cessazioni. In Italia, le 110 mila. Sensibile l’incremento delle chiusure. Quattordicimila le ditte individuali in meno.

La ricerca delle soluzioni alla costante perdita di questo patrimonio imprenditoriale spesso inizia quando ormai è già tardi. E il dibattito si accende solo quando si tratta di grandi società che chiudono siti aziendali per delocalizzare. In Italia, però, serve una vera e propria unità di crisi volta a mappare le realtà a rischio e a individuare le criticità prima che il danno sia irreparabile. Le soluzioni esistono. Tra tutte, forse la meno nota: il workers buyout cooperativo. Si tratta di imprese recuperate dagli ex dipendenti che, costituendo una cooperativa, rilevano l’azienda o più spesso un ramo di essa; riuscendo in questo modo a dare continuità all’attività produttiva, a salvare l’occupazione e talvolta anche a crearne di nuova.

Legacoop Lazio, incubatore di workers buyout ed associazione che rappresenta oltre 500 cooperative con fatturato pari a 3.840.767.205.00 euro, organizza l’evento “Workers Buyout – Il lavoro si fa impresa”. Realizzato in cooperazione con l’Associazione dottori commercialisti del Lazio e il Coordinamento Lazio-Umbria dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti e contabili, si terrà il 23 maggio 2023 alle 10 presso la Sala Basevi in Via Guattani, 9 a Roma.

“Alla tavola rotonda prevista all’interno dell’evento, prenderanno parte: Roberta Angelilli, Assessore allo Sviluppo economico della Regione Lazio, Massimiliano Bondanini, Responsabile Affari legali e Tributari Unindustria, Natale Di Cola, Segretario Generale Cgil Roma e Lazio, Sonia Mazzucco, Vicepresidente UNGDCEC, Lorenzo Tagliavanti, presidente CCIAA di Roma” ha spiegato Lucia Di Donato, Direttore di Legacoop Lazio. E poi previsti gli interventi dei rappresentanti dei principali strumenti finanziari di supporto ai workers buyout (CFI, Coopfond, Cooperfidi e Banca Etica) e dell’Associazione dottori commercialisti del Lazio e dell’UNGDCEC coordinamento Lazio – Umbria. Una task force per mettere al centro le soluzioni possibili per salvaguardare il lavoro e l’impresa nel Lazio.

“Sarà inoltre una occasione per un aggiornamento sulle potenzialità della Legge Marcora che, oltre ad aver istituito un fondo rotativo destinato al finanziamento di operazioni di workers buyout, si è di recente aperta anche alle imprese che rischiano di chiudere a causa dell’assenza di opportunità nel ricambio generazionale” ha dichiarato Mauro Iengo, presidente di Legacoop Lazio. Non solo imprese a rischio di fallimento, quindi.Le novità più importanti che riguardano il quadro normativo danno la possibilità di intervenire, secondo la logica del WBO, anche per la costituzione di cooperative di lavoratori di aziende il cui titolare non ha eredi né acquirenti ai quali cedere l’azienda – chiarisce il presidente-. Questa modifica è già intervenuta a norma di legge. Tuttavia, siamo in attesa che il ministero delle Finanze emani alcuni decreti di attuazione della norma, volti a disciplinare le modalità di erogazione dei vantaggi di natura fiscale. Questi decreti sono molto importanti per rendere fattibile l’operazione di successione di impresa”.

“Nel frattempo, però, si punta a promuovere lo strumento del workers buyout tra i dottori commercialisti e gli esperti contabili, attraverso un seminario che aiuti a formare e a informare gli esperti del settore, raccontando le storie dei workers buyout laziali che saranno presentate durante l’evento e avviando un confronto con i responsabili dei principali strumenti finanziari che ne hanno sostenuto la formazione e la crescita” ha concluso Daniela Angher, coordinatrice del Settore Produzione e Servizi di Legacoop Lazio.