Roma, 21 dic – Costituite due nuove cooperative di comunità nell’Alto Lazio: Trevinano e Proceno alla sfida della rigenerazione dei piccoli borghi spopolati del viterbese. L’innovativo modello imprenditoriale studiato per andare incontro al bisogno di protagonismo delle comunità favorirà la partecipazione e l’occupazione dei cittadini che ne diverranno soci ma anche la gestione autonoma e diretta di servizi per la collettività prima d’ora inesistenti, anche grazie alla collaborazione delle Pubbliche amministrazioni.
“La crescente presenza di cooperative di comunità anche nel Lazio è il frutto di anni di politiche di Legacoop ispirate al principio di sussidiarietà orizzontale che mette al centro di ogni azione l’interesse generale, coinvolgendo le Istituzioni nel compito di dover supportare l’iniziativa dei cittadini” ha dichiarato Mauro Iengo, presidente della Lega delle cooperative del Lazio.
Con i 20milioni di euro del PNRR destinati al progetto “Trevinano Ri-wind” e con i finanziamenti del Bando Borghi l’intera zona potrà osare avviare una nuova rinascita culturale, sociale ed economica, superando la definizione di territori a rischio, seppur protetti da una grande ricchezza in termini culturali, ambientali e naturalistici.
Hanno così avvio due realtà imprenditoriali che fungeranno da stimolo per l’intera Alta Tuscia viterbese e per i territori confinanti della Toscana e dell’Umbria: un incentivo a immaginare uno sviluppo che riguardi le aree rurali e interne così come i territori di confine e che non si limiti più solo a Roma, anche in previsione del Giubileo. “E’ necessario, infatti, tesorizzare l’impatto di questo grande evento affinché produca benefici e inneschi meccanismi di progresso allargando l’attenzione internazionale del grande pubblico dalla Capitale al resto del Lazio” ha commentato Iengo.
Trevinano, incantevole frazione del comune di Acquapendente, si prepara così dando avvio a un percorso di recupero del patrimonio immobiliare ad uso abitativo e pubblico ma anche a servizi per la collettività che andranno dal social housing all’albergo diffuso, dalla gestione dello spaccio del paese fino a quella del taxi rurale per consentire gli spostamenti ai cittadini e ai turisti in zone difficilmente raggiungibili con i mezzi pubblici.
La cooperativa di Trevinano, il cui progetto di costituzione è stato affidato a Speha Fresia, lavorerà in un’ottica di co-progettazione con altre cooperative associate a Legacoop Lazio che sono già presenti sul territorio (L’Ape regina, Alicenova e Zoe).
“Nasce con l’idea di valorizzare la bellezza del borgo e del territorio costruendo intorno ad esso processi di sostenibilità che possano trasformare il borgo in un luogo di eccellenza sui temi dell’ambiente, del paesaggio e della sostenibilità, in grado di attrarre non solo viaggiatori, ma soprattutto nuovi abitanti- ha spiegato Paolo Scaramuccia, responsabile delle cooperative di comunità di Legacoop Nazionale-. La nascita in contemporanea anche della cooperativa di Proceno, può rappresentare una grande opportunità di costruire sinergie per riattivare servizi e politiche condivise di sviluppo locale”.
Nella piccola Proceno, porta del Lazio sulla via Francigena, la comunità ha immaginato di iniziare una serie di attività che coinvolgeranno cittadini e turisti nella gestione e nella fruizione dei servizi: si spazia dall’ostello alla coltura e alla promozione dell’aglio rosso e della lavanda fino alla gestione di strutture turistiche, dalla creazione di un concept store all’interno di Palazzo Sforza, l’edificio del XVI secolo che sarà rigenerato, alla gestione di una foresteria fino ad attività ed eventi culturali come il Festival internazionale ispirato alla storia della Via Francigena, il Festival della musica e alla danza popolare, e poi rievocazioni storiche ed eventi enogastronomici volti a valorizzare la conoscenza delle eccellenze della zona: l’aglio rosso, il tartufo ei prodotti cerealicoli. Il progetto è nato e si sta sviluppando insieme a Coopculture aggiudicataria del Bando Borghi linea B Proceno.
“Della cooperativa faranno parte già sedici soci ma la porta è aperta e contiamo di ampliare la partecipazione a chiunque desideri far crescere e rigenerare la comunità di Proceno” ha chiarito Massimo Pelosi, presidente della cooperativa.
La costituzione di queste due cooperative di comunità nel Lazio si va ad aggiungere a quella costituita nelle zone del Centro Italia colpite dal sisma che vede coinvolte Accumoli e Amatrice ma anche i vicini Comuni di Leonessa, Posta, Cittareale, Borbona, dimostrando la necessità di politiche che non dimentichino le aree svantaggiate.
Nel frattempo, il contatore di questa nuova forma di impresa sale a circa 250 realtà presenti in tutta Italia, secondo una mappatura di Aiccon.