Le cooperative laziali alla prova della prossima rivoluzione: Intelligenza Artificiale e realtà aumentata stravolgeranno i confini dell’economia, dell’organizzazione del lavoro, della percezione della società, e modificheranno asset fondamentali, sino a richiedere un cambiamento radicale.
Etica e innovazione, quindi, dovranno essere declinate secondo la chiave di interpretazione cooperativa, per avviare uno sviluppo positivo delle imprese e renderle al contempo capaci di offrire un contributo critico e consapevole all’economia del Paese; come già fatto in passato sin dalla prima rivoluzione industriale.
“Le ricerche indicano infatti che la crescente adozione delle tecnologie digitali, e in particolar modo dell’intelligenza artificiale, aumenterà la produttività dell’economia italiana fino al 18%, ma questo comporterà di per sé la gestione e il governo di profonde trasformazioni e transizioni lavorative – ha spiegato Lucia Di Donato, direttore Legacoop Lazio durante l’evento comunicAZIONE che l’associazione ha organizzato il 18 dicembre per consentire alle cooperative di approfondire il tema già affrontato nel seminario InnovAZIONE che si è tenuto a Roma il 18 novembre, all’interno del progetto RISE Resilience, Innovation, Support, Education finanziato dalla Regione Lazio-. Nel 2033 ad esempio, secondo uno studio del Politecnico di Milano, con l’introduzione dell’AI su larga scala, potranno essere automatizzati circa 3,8 milioni di posti di lavoro, ma allo stesso tempo saranno necessari 5,6 milioni di lavoratori con nuove competenze e nuove mansioni. In questo contesto, il mondo della cooperazione e più in generale dell’impresa si trova davanti a decisioni cruciali, proprio per la rapidità e la portata del cambiamento introdotto dalla digitalizzazione. Mentre l’Unione Europea sta promuovendo attivamente l’adozione di tecnologie digitali avanzate, inclusa l’AI, come parte della sua strategia per una crescita intelligente e sostenibile, le imprese cooperative si trovano ad affrontare sfide uniche nell’adozione di queste tecnologie”.
Il primo obiettivo di Legacoop Lazio è quello di fronteggiare le difficoltà delle cooperative associate: quelle di piccole e medie dimensioni, che hanno risorse finanziarie limitate; quelle che hanno una carenza in materia di competenze digitali; quelle che hanno difficoltà nell’accesso ai dati ma anche quelle che hanno bisogno di incrementare i livelli di consapevolezza dei potenziali benefici dell’AI e dell’innovazione digitale che produce spesso una bassa priorità di questi investimenti.
“Nonostante ciò noi come Legacoop Lazio crediamo che non possiamo non raccogliere la sfida: l’adozione dell’AI e dell’innovazione digitale rappresenta un’opportunità cruciale per le cooperative di migliorare la loro efficienza operativa, ampliare la loro offerta di servizi e rafforzare il loro impatto sociale – ha dichiarato Lucia Di Donato-. L’implementazione di queste tecnologie, se allineata ai valori cooperativi di democrazia, equità e solidarietà, può portare ad un significativo vantaggio competitivo e ad un miglioramento della capacità delle cooperative di dare servizi ai propri soci e alle comunità in cui operano. L’obiettivo infatti non dovrà essere solo quello di favorire un’innovazione digitale volta all’efficientamento del sistema, ma dovranno essere portate avanti strategie che migliorino la vita dei lavoratori e l’organizzazione del lavoro guardando in particolar modo alla sicurezza e alla sostenibilità economica, sociale e ambientale”.
Durante l’evento, al quale hanno partecipato diverse cooperative, sono intervenuti anche Flavio Arzarello, Public Policy Manager, Economic and Regulatory Policy
Meta Italia, che è intervenuto sul ruolo delle piattaforme Meta a sostegno delle cooperative sociali, nonché sugli strumenti e le strategie sul cambiamento. A seguire, una dimostrazione pratica mediate visori a cura della cooperativa Mediterranei e, per le conclusioni, Luca Reitano, presidente della cooperativa Aster; entrambe imprese associate a Legacoop Lazio e parte della rete Linum insieme alla cooperativa Speha Fresia, e riunite all’interno del nodo PICO Lazio.