Incredulità, preoccupazione, forte disappunto. Queste le prime reazioni delle cooperative aderenti a Legacoop a fronte delle notizie di una reintroduzione notturna, nel DL manovra, del taglio lineare e retroattivo del 30% di tutti gli incentivi e benefici previsti sulle bollette elettriche e del gas, compresi quindi i bonus sociali per gli indigenti e gli incentivi per le energie rinnovabili.
“Risulta incredibile” -sottolinea Vanni Rinaldi, responsabile nazionale energia di Legacoop- “l’inserimento di questi tagli che, incidendo sulle bollette elettriche e del gas, si collocano tecnicamente fuori del perimetro della spesa pubblica e quindi anche della manovra sui conti pubblici oggetto del decreto legge varato dal consiglio dei ministri”.
Preoccupazione viene espressa, inoltre, per l’accanimento verso il settore delle energie rinnovabili che contribuisce non poco all’occupazione generale e ai processi di innovazione e di efficientamento nel settore energetico, così come previsto dai programmi Europei sottoscritti dall’Italia in sede EU.
Tutto ciò rimettendo anche in discussione quanto negoziato con lo stesso governo pochi giorni fa con le imprese e i lavoratori del settore delle rinnovabili, distruggendo ogni ulteriore credibilità e affidabilità normativa, condizione irrinunciabile per il raggiungimento degli obiettivi EU come pure per lo sviluppo di una filiera nazionale.
Legacoop, ribadendo la forte contrarietà a questa iniqua misura di taglio, si associa peraltro a quanto suggerito da altre organizzazioni del settore, chiedendo al Governo di tagliare, invece, l’IVA che i cittadini sono costretti a pagare sui medesimi incentivi e su altre voci delle bollette elettriche e del gas.