COMUNICATO STAMPA
Isabella Rauti visita la Capodarco
“Un eccellente modello di integrazione sociale”
29 settembre 2010
“Un eccellente modello di integrazione sociale”. Così Isabella Rauti (Pdl), membro dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Lazio ha definito questa mattina la cooperativa sociale Capodarco nel corso della sua visita conoscitiva in via Ostiense. Una realtà che fa parte del Gruppo Darco che, costituito da 5 cooperative è la più grande impresa sociale di integrazione lavorativa d’Italia e impegna, per la realizzazione delle proprie attività, circa 700 persone con disabilità o con gravi patologie su un totale di 2.300 lavoratori.
“Un modello di riferimento esportabile e replicabile anche in altre regioni” continua Rauti. In particolare il Recup, centro unificato di prenotazione sanitarie per il Lazio, il più grande d’Italia, che raccoglie 20 mila chiamate al giorno per 15 mila prenotazioni di prestazioni sanitarie effettuate — potrebbe “raggiungere la massima efficienza con l’integrazione delle strutture sanitarie private accreditate” ricorda la consigliera. “Condivido la filosofia di questa esperienza, fondata sui modelli del privato sociale, dell’economia sociale di mercato e del welfare sussidiario, che costituisce una forza propulsiva anche in un momento di crisi economica” ha ricordato la Rauti che è stata per due anni capo del dipartimento per le /Pari Opportunità/ /e ora è consulente del ministro/ Mara Carfagna.
La stessa consigliera ha inoltre preso visione del Q-Recup, l’innovativo elimina code nato per consentire all’utente di riservare, attraverso dei totem dislocati negli ospedali o in altri luoghi pubblici (oppure via internet: www.recupitalia.it , sms al 320.20.41.418 o al telefono al numero 892 118) il proprio turno agli sportelli evitando così la fila.
La Consigliera Rauti ha spiegato che “Capodarco si conferma una prassi attiva anche per la realizzazione di un modello dove l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’integrazione sociale, il diffuso utilizzo del telelavoro per le persone con disabilità gravi e l’ampia partecipazione delle donne (1.400 in tutta la struttura, il 70% dei lavoratori: “un dato straordinario” secondo la Rauti, rispetto al 46 per cento della media nazionale) costituiscono una realtà che merita attenzione da parte del Ministero di competenza”.
La Rauti ha prospettato possibilità di collaborazione con il Gruppo Darco. “Vista la mia formazione e il mio percorso, il mio impegno sarebbe sul versante sociale, soprattutto nelle politiche per le famiglie che hanno un componente disabile” ha detto Rauti che già sostiene l’associazione “Salvamamma Salvabebè” che si occupa delle madri in difficoltà. La Consigliera Isabella Rauti ha concluso che “è necessario sostenere chi si impegna nel no-profit”.
Soddisfazione è stata espressa da tutto il Cda della Capodarco. Per il presidente del Gruppo, Maurizio Marotta “Siamo molto felici della visita dell’On.le Rauti che si è sempre battuta per le pari opportunità, per l’inserimento e l’integrazione delle donne e delle persone disagiate”. “La sua visita in una struttura come la nostra concentrata sull’integrazione sociale è oltremodo significativa per noi”.
Marotta ha parlato anche del Recup. “La cooperativa ha basato su questo servizio il proprio sviluppo, perché è cresciuta anche grazie ad esso. E’ partito nel ’95 da una nostra intuizione, per andare incontro al cittadino che poteva così rivolgersi ad un unico centro di prenotazione, invece di ‘girare come una trottola” per le varie strutture ospedaliere”. “Ad oggi — continua Marotta – *il Recup gestisce 4 milioni e mezzo di chiamate in un anno, per prenotazioni che comprendono 5 mila prestazioni in tutte le Asl e le aziende ospedaliere della Regione Lazio”.
Il presidente del Gruppo Darco spera che da questo incontro “possano nascere nuove iniziative, cooperazioni e progetti che contribuiscano a migliorare la difficile situazione che il Lazio sta attraversando”.
Ufficio Stampa
Gruppo DARCO
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