La Legacoop Frosinone ha appena inviato a tutte le agenzie locali un comunicato stampa col quale dipinge a tinte fosche lo scenario prossimo venturo del welfare territoriale. «Mai come oggi – si legge nel documento -, l′assistenza e il soccorso alle persone in difficoltà rischiano di venir meno, travolti da preoccupazioni economiche e crisi finanziarie con cui ci si deve di certo confrontare, ma che non possono occupare tutti gli spazi di riflessione e di azione. Soprattutto, non possiamo appiattirci su posizioni meramente mercantiliste, perché la società non si può reggere (e non si è mai retta in realtà) soltanto sul dare-avere.
Questo governo – continua la nota – ha ridotto ad un quarto la spesa sociale e gli investimenti nel welfare. Al punto che non sono più garantiti il presente ed il futuro delle persone socialmente più fragili. Ha tagliato i fondi agli enti locali, investendoli, nel contempo, di maggiori responsabilità. Ha evitato di affrontare gli sprechi e di intaccare i privilegi delle varie caste, facendo gravare il peso delle manovre economiche di risanamento soltanto sulle spalle dei cittadini e delle imprese oneste, aumentando le tasse sul lavoro e sul reddito, invece di chiedere di fare la sua parte a chi vive di rendite.
Ora rischia di aggiungersi il colpo finale, quello da cui non ci si riprende più. Cosa accade ad una società se chi presta sostegno agli anziani, ai disabili e ai bambini arriva al punto di dover essere a sua volta sostenuto dallo stato sociale? E′ chiaro che siamo sulla soglia dell′implosione del sistema di welfare locale, destrutturato pezzo a pezzo. Per questo Legacoop lancia un appello ai distretti, che, proprio in questi giorni, stanno concludendo la programmazione dei servizi e delle prestazioni socio-assistenziali per il prossimo anno».
«Chiediamo, in realtà, che venga semplicemente applicata la legge – dice Daniele Del Monaco, presidente del comitato provinciale di Legacoop Lazio -. Le parti sociali, a livello nazionale, stanno arrivando finalmente a trovare un accordo sul nuovo contratto collettivo. Ci si attesterà su un aumento dei salari delle lavoratrici e dei lavoratori pari a circa il 6%. Ma per evitare che tutto ciò resti lettera morta, i comuni debbono fare la loro parte ed adeguare corrispondentemente le tariffe delle prestazioni fatturate dalle cooperative sociali. Non per fare terrorismo, ma la situazione è davvero drammatica. Mediamente gli enti locali liquidano le fatture alle nostre imprese (che sono organizzazioni non lucrative) con un anno di ritardo. Per legge non si dovrebbe andare oltre i trenta giorni. Chi lavora nel settore risente di questo grave problema, i cui effetti, fino ad oggi, sono stati comunque attutiti dalle anticipazioni operate dalle cooperative e dai consorzi. Arrivati al punto in cui siamo, occorre però “normalizzare” il settore e applicare le leggi, che sono a tutela di tutti: ristabilire i tempi di pagamento previsti dall′Unione Europea ed i prezzi stabiliti dal Codice degli appalti. In mancanza, di qui a poco gli operatori sociali dovranno essi stessi chiedere di farsi assistere e le cooperative del territorio, che rappresentano un vero patrimonio di competenze professionali, capacità imprenditoriali e di coesione sociale, chiuderanno tutte».
Legacoop Frosinone ha già inviato una lettera a tutti i comuni capofila di distretto e chiederà l′appoggio delle organizzazioni sindacali. Si tratta, per il nostro territorio, di pensarsi come sistema, evitando i conflitti alimentati da miopi interessi di parte e di cooperare per la realizzazione del bene comune.
fonte: Consorzio Parsifal