LegacoopSociali Lazio: Comunicato affidamento dei nidi comunali

COMUNICATO

L’Assessore Marsilio non ha voluto ascoltare le richieste di modifica della cooperazione sociale.

Il bando per l’affidamento di 6 nidi comunali non consente l’applicazione del CCNL.

Le richieste di modifica avanzate dalle Centrali Cooperative non sono state ascoltate dall’Assessore Marsilio. Ciò vuol dire che le cooperative sociali che pure gestiscono numerosi nidi convenzionati con il Comune di Roma e sostengono attivamente gran parte del welfare di questa città, non possono partecipare al bando per l’affidamento di 6 nidi comunali perche le tariffe previste non sono sufficienti a coprire i costi del lavoro nel rispetto del CCNL.

Legacoopsociali, insieme a Federsolidarietà e Agci, aveva presentato un pacchetto di richieste che avrebbe consentito il superamento di tale problema, ma non è giunta alcuna risposta in merito.

Riteniamo la scelta del Comune di Roma estremamente grave perché fortemente limitativa del principio della concorrenza di cui di fatto ne ha limitato la libertà, rendendola inagibile per un preciso soggetto economico.

Inoltre riteniamo che il suddetto bando sia in contrasto con la delibera di cui si è dotato il Comune di Roma, la 135 del 2000, che all’articolo 1, comma c, così recita:

“nella determinazione dei criteri economici per l’aggiudicazione sarà cura dell’Amministrazione fissare i corrispettivi delle prestazioni richieste in misura tale da comprendere sia il costo del lavoro riferito alle tabelle aggiornate dei CCNL contratti integrativi territoriali vigenti, sia per le spese generali e di gestione dei servizi appaltati, queste ultime da determinarsi in misura non inferiore al 10 per cento dell’importo complessivo del prezzo dell’aggiudicazione dell’appalto.”.

La strada dei tagli indiscriminati e rispondenti solo a logiche ragionieristiche è sbagliata.

Le politiche educative hanno bisogno si di razionalizzare i costi, ma sempre nel rispetto della qualità e della professionalità.

Le scelte operate con questo bando, oltre a generare alterazioni della concorrenza, rischiano di essere lesive dei diritti dei lavoratori e della qualità dei servizi che verranno offerti.