(OMNIROMA) Roma, 13 APR – Con il progetto europeo “Your first Eures job”, Porta Futuro diventa uno dei 4 hub europei per l’ inserimento nel mondo del lavoro. La Provincia di Roma è stata infatti prescelta dalla Commissione Europea per la realizzazione dell’ azione preparatoria “Your first Eures job”, nell’ ambito dell’ iniziativa “Youth on the move” della strategia Europa 2020.
Gli altri tre centri europei selezionati sono il ministero del Lavoro tedesco, il ministero del Lavoro spagnolo e la città metropolitana di Aarhus, in Danimarca. Il progetto presentato dalla Provincia di Roma intende favorire la mobilità europea e lo sviluppo professionale dei giovani in cerca di occupazione, garantendo allo stesso tempo nuove competenze e opportunità alle imprese europee che, grazie alla mobilità dei giovani provenienti da un differente Paese europeo, potranno migliorare le loro capacità. Saranno avviati almeno 500 inserimenti lavorativi di giovani dai
18 ai 30 anni, attraverso contratti di lavoro con durata minima di 6 mesi, in imprese di tutti i 27 Paesi dell’ Unione Europea. Sia i giovani sia le imprese riceveranno servizi specialistici personalizzati, come assistenza pratica e finanziaria, orientamento professionale, matching mirato, assistenza alla contrattazione e supporto logistico durante l’ esperienza di mobilità all’ estero. Fulcro delle attività progettuali sarà Porta Futuro, che diventerà un vero e proprio centro per l’ impiego europeo. La Commissione Europea inserirà infatti Porta Futuro all’ interno del portale istituzionale Europa, indicandolo quale contact-point della mobilità europea. A tal fine, oltre all’ attività di front-office, saranno attivati strumenti specifici che utilizzeranno i più diffusi social network (facebook, twitter etc.) per favorire la diffusione delle attività. È prevista inoltre la costituzione di specifici sportelli, coordinati dalla Provincia di Roma, in Germania, Portogallo, Irlanda, Spagna, Paesi Bassi e Svezia. Il finanziamento erogato dalla Commissione Europea ammonta a 1.025.919,71 euro, mentre la durata prevista delle attività è di 18 mesi, con conclusione a settembre 2013.
Alla presentazione di “Your first Eures job” hanno partecipato il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, l’ assessore provinciale al Lavoro, Massimiliano Smeriglio, il presidente della società Asset Camera, Stefano Venditti, e la direttrice dell’ Ufficio di informazione del Parlamento Europeo in Italia, Clara Albani. “Con questo progetto – ha dichiarato Zingaretti – Porta Futuro, a nemmeno un anno dalla sua apertura, diventa un hub europeo della mobilità delle persone, e ciò dimostra che la modernizzazione dei servizi aumenta la competitività del nostro Paese e lo collega alle opportunità che offrono l’ Europa e il mondo intero. Il secondo aspetto importante – ha aggiunto Zingaretti – è che si punta esclusivamente sul rafforzamento della competitività dei giovani, senza favori, raccomandazioni o cose del genere. Infine, questo progetto rafforza la concezione dell’ Europa come luogo in cui i giovani italiani si troveranno sempre più spesso a vivere e a lavorare. Nelle prossime settimane – ha concluso – partiremo con la campagna di informazione e selezione”. Per l’ assessore provinciale Smeriglio, “vincere un progetto che riguarderà oltre
500 giovani della nostra Provincia è un fatto molto importante. Siamo partiti dal fatto che l’ Italia è uno dei peggiori Paesi dell’ Ue per quanto riguarda la mobilità europea. Io credo che sia una grande opporunità, in un momento in cui la disoccupazione giovanile è oltre il 30% e la mobilità dei nostri giovani è tra le peggiori d’ Europa. Il nostro obiettivo non è quello di esportare risorse umane, ma di importare competenze, tornando a casa un po’ più ricchi, più competenti e con una visione europea”. “Il partnerariato con la Provincia potrà dare risultati importanti – ha detto Stefano Venditti, presidente di Asset Camera, società partner della Provincia di Roma – Proviamo a costruire dal basso l’ Europa di cui abbiamo bisogno, mettendo in comunicazione giovani di diversi Paesi, perché da soli non andiamo da nessuna parte”.