L’azione legale congiunta delle associazioni e di tutte le imprese operanti nel settore per la gestione delle mense delle scuole romane, ha fermato l’ennesimo pasticcio della Giunta Alemanno.
La scelta di adottare un metodo di calcolo che avvantaggia chi riesce a presentare un forte sconto sul prezzo medio del pasto a discapito della qualità rischiava di abbassare notevolmente la qualità del servizio fornito nelle mense scolastiche, con tutti i rischi che ne conseguono.
La gestione della refezione scolastica era uno dei fiori all’occhiello della nostra città, un modello utilizzato a livello nazionale che ha garantito livelli di fornitura eccellenti in tutte le scuole.
Il precedente bando ha consentito la crescita di un sistema produttivo fatto di tante piccole e medie imprese del nostro territorio legate alle produzioni agricole, non solo del biologico, che ha creato ricchezza e occupazione.
Il bando di gara conteneva molti elementi negativi che avrebbero creato i seguenti effetti negativi:
– Scarsa qualità sui pasti forniti
– Esclusione delle aziende agricole produttrici del nostro territorio
– Possibilità di partecipare alla gara per aziende improvvisate, non specializzate nel settore – Riduzione dell’occupazione
”La Giunta ha commesso molti errori nella redazione di questo bando di gara, importante non solo per l’attività delle nostre imprese ma soprattutto perché coinvolge i cittadini. Il rischio era di dare ai bambini dei pasti qualitativamente peggiori rispetto a quanto avviene oggi, con alimenti non prodotti sul nostro territorio” dichiara Andrea Laguardia, Presidente Legacoopservizi Lazio. “La centrale acquisti del Comune ha scelto di affrontare in solitudine la stesura del bando senza ascoltare le parti sociali, che avrebbero potuto contribuire ad una definizione dei calcolo del punteggio di assegnazione salvaguardando qualità e risparmio per la pubblica amministrazione. Siamo ancora in tempo, la centrale acquisti deve con carattere d’urgenza convocare un tavolo con le associazioni di rappresentanza per riscrivere il nuovo bando con dei criteri orientati alla qualità. Ci auguriamo che vinca il buon senso e che il vero obiettivo di tutti sia la tutela della qualità dei pasti forniti nelle scuole. E’ stata importante, determinante e vincente la scelta unanime delle aziende di settore di ricorrere al TAR con il sostegno di tutte le associazioni di categoria”.
“Il rischio è di vedere vanificati i processi virtuosi che si sono creati con la gara precedente, che ha dato la spinta alla creazione di filiere produttive di altissima qualità nella nostra regione e che ha consentito di fornire un servizio invidiato in tutta Italia”, dichiara Giuseppe Codispoti, Presidente Legacoopagroalimentare Lazio. “Adesso si faccia un bando migliore, aumentando il peso dei fattori qualitativi e tecnici rispetto a quelli del prezzo nel calcolo del punteggio d’assegnazione. Il rischio, se non s’interveniva con il ricorso, era di avere degli effetti negativi anche sull’occupazione delle imprese produttrici che in questi anni hanno fatto importanti investimenti per garantire i livelli di qualità proposti”