Roma, 30 maggio 2012 – «Le cooperative sono fondamentali per lo sviluppo dell’economia. Nascono insieme all’industria. Anche in Italia, già dalla metà dell’800, sono impegnate nei settori del credito, del lavoro e del consumo. La cooperativa è una forma d’impresa che concilia economia ed equità sociale. Dà lavoro a 1,2 milioni di persone, con un’importante integrazione all’occupazione di donne e persone straniere svolgendo un ruolo fondamentale nella valorizzazione della persona». Così il ministro degli Affari Esteri, Giulio Terzi di Sant’Agata, in un estratto del suo messaggio, letto dal Capo di Gabinetto Gian Lorenzo Cornado, ha salutato l’insediamento del Comitato Italiano per l’Anno Internazionale delle Cooperative tenuto al Salone delle Conferenze Internazionali della Farnesina alla presenza dell’Ambasciatore Maurizio Melani.
Giuliano Poletti, presidente di Legacoop, intervenendo per l’Alleanza delle Cooperative Italiane a nome di Luigi Marino, presidente di Confcooperative e di Rosario Altieri, presidente dell’Agci ha evidenziato che«le cooperative nel mondo danno lavoro a oltre 100 milioni di persone, hanno 1 miliardo di soci. Le prime 300 cooperative del mondo danno vita alla nona economia del mondo. In Europa sono 160mila le imprese, 123milioni di soci e 5,6 milioni di persone occupate. Il movimento cooperativo italiano è il principale movimento cooperativo tra i paesi europei con 1,2 milioni di persone occupate, 12 milioni di soci e 127 miliardi di euro di fatturato. Sono aziende diverse dalle altre e si propongono come infrastruttura di una società in cui il cittadino, la persona è protagonista».
All’incontro erano presenti rappresentanti delle parti sociali. Il presidente dell’Abi Giuseppe Mussari, intervenendo ha dichiarato «Le cooperative e la cooperazione di credito continuano a dare ottima prova di sè anche in momenti difficili. Nonostante anche regole penalizzanti da parte dell’Europa. La formula cooperativa ha garantito negli ultimi dieci anni la migliore qualità in termini di sviluppo e di occupazione. Un esempio virtuoso che andrebbe mutuato anche in altri settori».
Per il Ministero dello Sviluppo Economico è intervenuto Giuseppe Tripoli che ha dichiarato «La cooperazione non è un retaggio del passato. Rappresenta una forma straordinariamente moderna e attuale sia per i problemi economici che ci troviamo ad affrontare sia per le forme di welfare più moderne. Coesione, mutualità e rapporto con il territorio sono le specificità principali che hanno consentito alla cooperazione di svolgere una funzione ampiamente anticiclica. Hanno sofferto, ma hanno tenuto e creato occupazione aggiuntiva in alcuni settori. Le cooperative rappresentano uno straordinario strumento di avvio dei giovani al lavoro».
Per il Ministero del Lavoro è intervenuto Raffaele Tangorra che ha dichiarato «Le cooperative si occupano di servizi fondamentali: assistenza agli anziani, assistenza domiciliare, servizi sociali e sociosanitari, oltre all’inserimento lavorativo di persone disabili. Sono 300.000 le persone occupate nel sociale. Oltre 3milioni sono assistiti dalle cooperative che in pochi anni sono diventati un pilastro fondamentale del sistema di welfare. Le cooperative sociali hanno continuato a garantire servizi alla parte più debole del nostro paese».
fonte: Legacoop