Editoria – Mediacoop: condivisibili le nuove norme, ma senza risorse rischiano di restare inutili

Roma, 28 giugno  2012 – Il Senato, nella seduta del 27 giugno, ha approvato con modificazioni il Decreto Legge n. 63 del 18 maggio 2012. Con tale provvedimento vengono ridefinite modalità e procedure che vanno nel senso di una maggiore trasparenza e finalizzazione dei contributi pubblici all’editoria e previste risorse per il riordino della rete di distribuzione della stampa.
Mediacoop aveva già espresso il proprio compiacimento al Sottosegretario Peluffo in quanto non solo tale Decreto era stato emanato nei tempi promessi, ma anche perché erano state accolte molte proposte avanzate dal settore nei diversi incontri sollecitati dal Sottosegretario.
Molto importante è aver previsto un forte nesso tra il contributo del Fondo e le professionalità interne all’impresa editoriale. Si tratta di un fattore coerente con la volontà della legge per una editoria di qualità.
Positivo, inoltre, è aver legato una parte del contributo alle vendite effettive dei giornali: il fatto che questa sia la seconda componente nella sua definizione è una scelta saggia. Non cancella il sostegno pubblico a questa tipologia informativa, ma, correttamente, impedisce che si finanzino le velleità giornalistiche e la finzione editoriale. Nullo sarebbe, infatti, l’apporto all’informazione e al pluralismo da parte di giornali senza lettori.
Mediacoop apprezza l’apertura del Sottosegretario Peluffo e del Governo manifestata in occasione del dibattito parlamentare. Numerosi sono stati gli emendamenti approvati, migliorando in misura rilevante il testo originario.
In particolare è da condividere la norma che consente di mantenere i contributi per quelle cooperative di giornalisti che nascono per rilevare e mantenere in vita testate in crisi che, in caso contrario, scomparirebbero dalle edicole.
Di particolare importanza, inoltre, sono le norme introdotte, da un lato per incentivare il passaggio dal sistema cartaceo a quello digitale e, dall’altro, la delegificazione per i periodici web di piccole dimensioni.
Mediacoop, tuttavia, non può sottacere la pesante delusione e preoccupazione per il mancato adeguamento del Fondo per Editoria. Le attuali disponibilità per il 2012 ammontano a poco più di 50 milioni di fronte ad un fabbisogno di 140. Gli emendamenti presentati da molti senatori di varia provenienza politica, che proponevano le vie per recuperare le risorse necessarie, sono stati respinti.
Per evitare che le nuove e importanti norme diventino inutili a causa della scomparsa dei soggetti destinatari, è assolutamente indispensabile che alla Camera, che si appresta a discutere il testo, il problema delle risorse venga affrontato e risolto.
Qualora ciò non fosse possibile, a causa dei tempi stretti per la conversione del decreto, Mediacoop chiede al Governo e al Parlamento di impegnarsi formalmente a sopperire a questa necessità in occasione della conversione del Decreto, cosiddetto, Sviluppo. È ben vero che l’ultimo appello potrebbe essere quello della prossima Legge di Stabilità, ma è altrettanto vero che le imprese editoriali cooperative, non profit , di idee e di partito non sono in grado, in molti casi, di arrivare a tale scadenza.
Mediacoop ringrazia sentitamente i Relatori Adamo e Malan e in particolare i Senatori Vita, Grillo, Mura, Pardi, Butti e i Membri della Prima Commissione nel loro complesso per l’impegno profuso.

fonte: Legacoop