Roma, 10 luglio 2012 – “Quel che temevamo si è avverato, il taglio alla spesa pubblica contenuto nel decreto varato dal Governo ripropone la vecchia ed iniqua pratica dei tagli lineari”. Così il Presidente di Legacoop Servizi, Ferdinando Palanti, commenta il provvedimento di revisionedella spesa pubblica approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso venerdì 6 luglio, sottolineando come “La riduzione del 5% su tutti i contratti di fornitura di beni e servizi del servizio sanitario rappresenta per le imprese gestrici dei servizi, ed in particolar modo per quelli ad alta intensità di manodopera, come in gran parte sono le cooperative aderenti, una penalizzazione difficile da sopportare e che provocherà una corrispondente riduzione di personale anche da parte di quelle cooperative che sono riuscite, nonostante i recenti anni di crisi, ad incrementare un’occupazione stabile e di qualità”.
“Le stesse cooperative che sono tra le più colpite – denuncia la nota di Legacoop Servizi – dalla “piaga” dei ritardi di pagamento da parte della Pubblica Amministrazione, fenomeno che, nonostante le ultime misure del Governo, si sta pericolosamente aggravando ”.
“Legacoop Servizi – sottolinea Palanti – ha più volte rimarcato la propria condivisione sulla necessità del contenimento edellarazionalizzazionedellaspesa pubblica, ma ha anche più volte ribadito la propria ferma opposizione a misure, come quella appena varata, che penalizzano in egual misura sia le imprese poco rispettose delle regole edellalegalità, sia le imprese virtuose e responsabili, come le cooperative rappresentate da Legacoop Servizi, che hanno sempre dimostrato capacità di fornire servizi di alta qualità a prezzi competitivi”.
“Per cambiare passo e per attuare una più equa, oltre che reale ed efficace revisionedellaspesa, sono necessari – osserva Palanti – interventi che, pur nell’invarianza del saldo, agiscano però in modo differenziato da contratto a contratto, misurando l’efficienza e la qualità del servizio offerto e riducendo proporzionalmente sprechi ed inefficienze”.
“Proponiamo inoltre – conclude Palanti – che vengano esclusi dal taglio quei contratti stipulati con imprese che sono oggetto di ritardati pagamenti da parte di Enti Pubblici, per evitare un ingiusto accanimento su chi è già pesantemente “tartassato” dalle inadempienzedellapubblica amministrazione”.