MENSE SCOLASTICHE. L’UNICA STRADA PERCORRIBILE E’ LA REVOCA DEL BANDO

Su richiesta di Legacoop Servizi, Angem e Confocooperative in rappresentanza delle imprese più importnati coinvolte nella gestione delle mense scolastiche, questa mattina si è riunita la Commissione Trasparenza del Comune di Roma. Ascoltate le nostre ragioni, supportate dal parere dell’avcp e sostenute anche da genitori e presidi, la Commissione ha accolto la nostra richiesta di revocare il bando per autotutela in quanto nel caso il Comune procedesse all’aggiudicazione della Gara, la stessa verrebbe fermata da numerosi ricorsi con uno spreco di risorse pubbliche, generando caos nella gestione delle mense danneggiando scuole e famiglie.

L’autorità ha dato ragione su molti punti alle imprese, confermando in punta di diritto, quanto abbiamo detto fin dal primo giorno della pubblicazione del bando:

– Il bando non permette alle aziende di presentare un’idonea offerta rispetto alle operazioni di adeguamento dei locali mensa, in quanto non viene illustrata la condizione attuale dei locali. Inoltre i tempi della gara non danno la possibilità di effettuare sopralluoghi. Quindi le aziende sono costrette a presentare offerta con costi indeterminati

– Contraddizione sul fatto che diventa premiante proporre prodotti all’interno dei 300 km e allo stesso nei “menù” si richiedono prodotti non esistenti nei 300km, es: pesto alla genovese e pesce atlantico

– Coincidenza di una parte dell’offerta con i relativi criteri di valutazione.

– Non consente in nessun caso la sospensione del servizio da parte dell’appaltatore di fronte a forti ritardi di pagamento

”Siamo molti soddisfatti dell’esito dell’incontro di questa mattina– dichiara Andrea Laguardia Presidente Legacoopservizi Lazio- e delle dichiarazioni che ne sono seguite da parte dei Consiglieri e del Presidente della Commissione Trasparenza. Adesso tocca ad Alemanno decidere cosa fare, di fronte al parere negativo delle ente di vigilanza sui contrati pubblici, contrarietà delle imprese sane che hanno gestito con eccellenza il servizio fino ad oggi, dei genitori e dei presidi viene spontaneo chiedersi del perché ci si ostina a volere proseguire su questa strada. Quali interessi vengono difesi? Perché si vuole stravolgere la gestione delle mense scolastiche abbassando il livello di qualità dei pasti, creando il terreno fertile per l’ingresso sul mercato di aziende che sfruttano il massimo ribasso per compiere azioni illegali?
La sospensione per autotutela potrebbe mettere al riparo le scuole da tutto questo. Inoltre ci sono tutte le condizioni per realizzare un bando condiviso dal mercato e dalle famiglie. In questo periodo si parla tanto di società civile, ma in questo modo si aumenta il divario tra chi governa questa città e chi la vive. Il senso della nostra azione legale è quella di indicare come è possibile migliorare questa gara, mantenendo alto il livello delle mense scolastiche così come è stato fino ad oggi”,