LEGACOOP LAZIO, L. STABILITA’, FASSINA: PIU’ ATTENZIONE AI DATI POSITIVI DELLE COOPERATIVE CHE SUPERANO CRISI

Roma, 27 nov- “Nicola Zingaretti ha sottolineato che il dovere della politica è scegliere, dare delle risposte. Sembra banale ma per quasi tutti quelli che fanno politica non lo è. Il dovere della politica è dare risposte. Non quello di alimentare inutili polemiche. E le risposte chi le vuole dare? Con la nostra Legge di stabilità abbiamo dato vita, per la prima volta, ad un sistema nazionale di garanzie per i crediti delle imprese con gli istituti di credito. Le banche possono liberarsi così dal rischio eccessivo che grava nei loro bilanci per la concessione di crediti ad una piccola impresa”.
Lo ha detto Stefano Fassina, vice ministro dell’Economia e delle Finanze, durante l’evento “Oltre la crisi: un’economia cooperativa e collaborativa” organizzato oggi da Legacoop Lazio al Centro Frentani di Roma.
“Nonostante oggi sia una giornata complicata, dovremo riuscire comunque a migliorare la Legge di Stabilità che potrà essere migliorato alla Camera. Sono rimasto molto colpito dai dati che sono stati trasmessi oggi dalla Legacoop Lazio. Ci dovrebbe essere maggiore attenzione attorno al fatto che, in un quadro così difficile, ci sono imprese cooperative che vanno nettamente in controtendenza”, ha detto, commentando i quattro video che raccontano le storie di quattro “imprese recuperate”- quattro cooperative salvate dai dipendenti che hanno saputo portare la loro azienda ‘oltre la crisi’.

“Donne e uomini, ragazze e ragazzi, immigrati hanno scelto la forma cooperativa per ripartire e quasi sempre cambiano nome come nel caso di Videocoop ( ex videocon) , Manucoop ( ex Evotape)o come Fenix Pharma ( ex Warner Chilcott) per scrivere una nuova storia . La loro Storia!”, ha spiegato Stefano Venditti, presidente Legacoop Lazio. “Da questa assemblea a partire da questi 4 esempi diciamo a noi stessi e ai cittadini di Roma e del Lazio: si è dura, è difficile ma noi sappiamo che si può fare! Si può andare oltre la crisi con una economia più cooperativa e collaborativa. Non sono favole …… sono le esperienze concrete che abbiamo visto!”. E ha aggiunto: “E’ successo nel cuore dello storico rione di Testaccio, dove alcune nostre cooperative hanno investito per costruire un luogo in cui si incontrano nuove forme di economia. Ma anche a Sezze, dove la cooperativa agricola San Lidano ha realizzato un importante investimento per realizzare uno dei migliori siti per la produzione di ortofrutta in IV e V gamma. E a Cori, dove la nostra cantina cooperativa “ Cincinnato” ha aperto un bellissimo centro ristoro con annesso albergo e una splendida bottaia”.

“Si tratta di persone che devono confrontarsi con i bilanci ridotti delle loro famiglie. Eppure, questa forma di impresa riesce a generare lavoro grazie al principio di solidarietà che si contrappone al senso di individualismo- ha commentato il vice ministro dell’Economia, Stefano Fassina- . Noi usciamo dalla crisi, solo quando siamo capaci di affrontare i problemi andando alla radice. Se non impariamo ad essere solidali, non ce la faremo. In questi giorni, chi ha capito meglio tutto ciò è stato il nuovo Papa che martella ogni giorno in questa direzione”.
Stefano Fassina ha poi aggiunto: “Le ricette degli ultimi 30 anni non funzionano. Nelle cooperative c’è un potenziale che dobbiamo sapere valorizzare. E’ anche un problema che riguarda l’Europa. Anch’essa va cambiata. Se non cambiamo direzione di marcia, non ce la faremo a creare uno shock nell’economia”.
“A noi non interessa solo il sostegno reddituale ma anche l’inclusione- ha assicurato-. E’ più difficile fare inclusione che fare un reddito. L’obiettivo è un modello di sussidiarietà orizzontale. Lasciamo che le imprese si organizzino ma poi devono fare il pareggio, grazie ad una pianificazione adeguata”.
Il vice ministro dell’Economia e della Finanza ha poi concluso: “Bisogna trovare forme di dialogo diretto. Ci sono insopprimibili differenze tra destra e sinista. Oggi, a questa distinzione si associa quella tra un pezzo di classe dirigente che vuole costruire e un pezzo che invece vuole andare allo sfascio. Quando da Legacoop Lazio arrivano critiche, sono critiche bene accette perché volte a costruire. Sappiamo che siete un interlocutore che vuole andare avanti. Speriamo che la prossima sia l’Assemblea di alleanza delle cooperative perché noi abbiamo un bisogno straordinario di avere un interlocutore più forte e coeso”.