Roma, 3 novembre 2013- “E’ evidente che molti dei servizi che noi eroghiamo, pur con differenze da comparto a comparto, non hanno più quegli spazi di crescita quantitativa annuale a due cifre che, non raramente, hanno caratterizzato lo sviluppo di tante nostre aziende fino a non molti anni fa. Probabilmente, un contenimento lo avremmo potuto riscontrare anche in assenza di una crisi così acuta, perché è indubbio che il mercato non è infinito e che ci sono anche meccanismi di saturazione, oltre che di efficientamento e innovazione. La crisi economica, tuttavia, ha acuito tali processi di riduzione”.
Lo ha detto Fabrizio Bolzoni, presidente Legacoop Servizi, durante l’Assemblea nazionale “Servizi alle imprese e alle comunità. Mercato e occupazione ai tempi della crisi”, tenutasi martedì 3 dicembre in Via G.A. Guattani, 9 a Roma.
Si tratterebbe di un “vero e proprio precipitare delle situazioni” anche se, così come spiega Bolzoni, “la lettura dei dati ci autorizza a pensare che, nell’insieme, i segmenti di attività dei Servizi hanno “tenuto” meglio di altri che hanno registrato dei veri e propri crolli”.
Dito puntato, però, contro “l’incertezza normativa”, frutto dell’instabilità politica. I ritardati pagamenti della PA; la legislazione in materia di appalti e di servizi pubblici locali; la legislazione sul lavoro; i problemi di legalità e concorrenza; sono problemi che “necessitano di una forte azione di carattere politico/associativo.
La media dei ritardi nel pagamento della PA si aggira intorno ai 150/ 160 giorni. E’ chiaro, dunque, che si rende sempre più necessario “un impegno straordinario dello Stato per garantire continuità nei flussi di pagamento”.
Bolzoni, poi, denuncia: “La tracciabilità informatica dei rifiuti rappresenta una pagina triste per il nostro Stato. Un sistema chiaramente incapace di raggiungere il risultato di contrastare il traffico illecito di rifiuti, dal 2009, è scaricato sulle spalle e sui portafogli degli utenti”.
E ancora: “Sulla politica fiscale, in specifico sull’Iva, sarebbe opportuno che quest’ultima fosse maggiormente collegata all’attività svolta e non alla tipologia societaria. Sul costo del lavoro sembra profilarsi una positiva inversione di tendenza, anche se timida, con la Legge di stabilità 2014”.
Per quanto riguarda il Governo Letta, il presidente ha chiarito: “vediamo alcuni segnali di apertura al “confronto vero”.
Un encomio è andato al Protocollo sottoscritto dalle tre centrali cooperative con il ministero dell’Interno, che si propone di contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata nell’attività dell’impresa, nonché di tutelare la legalità e la concorrenza.
“Dobbiamo impegnarci con determinazione a partecipare agli “Osservatori sulla cooperazione”- ha detto. – Non è la soluzione a tutti i problemi di legalità, tuttavia si rivelano estremamente utili quando si riesce a lavorare, facendo emergere irregolarità ed elusione contributiva. Ci sono province che lavorano molto bene”.