Sei anni di crisi del settore delle costruzioni hanno provocato la perdina di 480 mila posti di lavoro, secondo i dati Ance. I numeri diventano ancora più inquietanti se si considerano i settori collegati (745mila) per un numero totale di imprese fallite che sale a 13.500 e che costituisce il 22% del totale dei fallimenti in Italia.
Le imprese iscritte alle casse edili sono diminuite del 33%.
Il Sole 24 ore ha dedicato alle imprese storiche del settore che sono state colpite dalla crisi un numero speciale di “Edilizia e territorio”.
Tra di esse anche “Impresa Spa di Roma”, che aveva acquisito a debito la Btp di Firenze nel 2011 ed è andata in amministrazione straordinaria; la Bentini di Faenza (344 mln) è in fallimento da dicembre; la Carena di Genova (157 mln) ha presentato domanda di concordato a novembre; la barese Matarrese (153 mln) ha chiesto l’iscrizione il 10 febbraio scorso, la Consta di Padova (145) è stata ammessa a settembre.
E ancora: la Zh di Bolzano (120 mln) è in fallimento dal 27 dicembre; la Sigenco di Catania (120) è in concordato dal maggio scorso e la coop Orion di Reggio Emilia (97 mln) da febbraio 2013. La Imato (ex Rosso) di Torino è in concordato dal marzo 2013, la Cometal di Parma da luglio.
A Bergamo è in liquidazione dal 24 luglio la storica Cavalieri Ottavio (68 mln), a Firenze la Coestra (55 milioni) da settembre.