Roma, 27 ottobre 2010 – In attesa della legge di riforma del settore è necessario costruire un percorso che scongiuri di arrivarci quando gran parte delle aziende avranno chiuso i battenti e quando oltre 4.000 tra giornalisti e poligrafici avranno perso il posto di lavoro.
È questa la posizione di Mediacoop espressa al Sottosegretario Bonaiuti nel corso dell’incontro di questa mattina.
Il Governo non può consentire un così durissimo colpo al pluralismo ed al diritto dei cittadini ad essere pienamente e pluralisticamente informati.
Lo stesso sottosegretario Bonaiuti e la Consigliera Grandi, infatti, hanno confermato che allo stato attuale, nonostante il risparmio di oltre 200 milioni, effettuato con la soppressione delle tariffe postali agevolate per le aziende iscritte al ROC, per i contributi diretti hanno a disposizione risorse soltanto per garantire il 40% dei contributi. E’ chiaro che in queste condizioni i giornali cooperativi, non profit e di partito non potranno che chiudere.
Mediacoop ha ricordato che ormai da tempo ha avanzato le proposte per reperire le risorse necessarie per la ricostruzione del Fondo e del diritto soggettivo, senza pesare sui conti dello Stato, per costruire un percorso che consenta di arrivare alla riforma senza la decimazione delle imprese del settore. Alla Camera dei Deputati è in corso l’esame della legge finanziaria: questa è l’occasione per provvedere ad approvarle. Il Governo decida di sostenerle. Stamane il Sottosegretario in materia non ha assunto impegno alcuno. Per quanto ci riguarda continueremo a batterci in Parlamento.
Mediacoop, nel sollecitare il Decreto per la definizione delle tariffe agevolate per il non profit, ha espresso apprezzamento per l’accoglimento, nel Regolamento in corso di approvazione, di alcune delle richieste a suo tempo avanzate e si è riservato di esprimere un giudizio più compiuto non appena sarà venuta a conoscenza del testo definitivo.
Più in generale Mediacoop ha ribadito la propria disponibilità a contribuire alla definizione della proposta di legge di riforma e resta in attesa del prossimo incontro, che verrà fissato entro una decina di giorni, nel corso del quale Il Sottosegretario si è impegnato a dare una risposta alle questioni sollevate.
fonte: Legacoop