LEGACOOP LAZIO: Tavolo delle parti sociali su crescita e occupazione

In data 27 ottobre 2010 è stato siglato dalle organizzazioni imprenditoriali e sindacali un documento contenente le proposte per il rilancio della crescita e dell’occupazione.

Di seguito  il testo del documento:

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Le parti, visto il perdurare della crisi economica e dei suoi effetti sull’occupazione, chiedono al Governo di assicurare tramite adeguati provvedimenti la tutela del reddito dei lavoratori coinvolti con l’obiettivo di salvaguardare il capitale umano delle imprese rappresentato dai lavoratori e la continuità dell’attività economica, al fine di accompagnare la ripresa. Inoltre, è opinione comune e condivisa dalle parti sociali che una maggiore diffusione dei premi di risultato possa consentire di rilanciare la crescita della produttività e delle retribuzioni reali dei lavoratori. Le parti  sociali ritengono essenziale che siano incrementate e rese strutturali tutte le scelte normative volte ad incentivare la contrattazione di secondo livello  –  aziendale  o territoriale –  che collega gli aumenti retributivi al raggiungimento di obiettivi  di produttività, di qualità, di redditività, di efficacia, di  innovazione, di efficienza organizzativa ed altri elementi rilevanti ai fini del miglioramento della competitività del sistema produttivo. In tal senso, vanno riprese in considerazione anche le somme erogate a titolo di ristorno al socio lavoratore dell’impresa cooperativa con rapporto di lavoro di tipo subordinato, a fronte di delibera assembleare ai sensi della legge 142/91, art. 3, comma 2.

In questo quadro di contesto, in particolare, ritengono opportuno adottare in tempi ravvicinati e in via prioritaria:

1.     Il rifinanziamento degli ammortizzatori in deroga, per il 2011 al  fine di assicurare le tutele sociali in atto; a tale scopo si ritiene, pertanto, indispensabile procedere con sollecitudine ad una verifica e monitoraggio delle somme non spese negli anni 2009-2010 al fine di poterne assicurare l’immediato utilizzo con le stesse finalità. Nel confermare le procedure in vigore al fine di dare continuità operativa al regime di proroga degli ammortizzatori sociali e alle disposizioni sulle politiche attive, si ritiene necessario concentrare le incentivazioni per la ricollocazione di particolari categorie di lavoratori destinatari di misure già previste dalla legge (n. 33/09 e n. 191/09) ma non ancora attivate.

2.     Al fine di contenere l’utilizzo degli ammortizzatori in deroga, la prosecuzione degli ammortizzatori (Cigo-Cigs-contratti di solidarietà) per tutte le imprese che non sono in condizione di attuare la ripresa del lavoro totale o parziale sulla base dei vincoli previsti dalle attuali normative. Tra tali vincoli segnaliamo quello relativo alla necessità della ripresa di attività pari a due terzi del periodo fruito di Cigs per crisi, necessario per poter presentare una nuova istanza di Cigs per crisi.

3.     Una maggiore tutela del reddito dei lavoratori in Cig, e in particolare il  mantenimento del trattamento iniziale per tutti i periodi di proroga della cassa integrazione in deroga; la conferma per gli anni successivi al 2010 dell’integrazione all’80% per i contratti di solidarietà; la proroga dell’iscrizione nelle liste di mobilità per i lavoratori licenziati per giustificato motivo oggettivo da aziende che occupano anche fino a 15 dipendenti;

4.     L’accelerazione, ai fini di una drastica riduzione dei tempi di erogazione da parte dell’Inps dei trattamenti, relativamente ai tempi di concessione dei decreti e delle determine che autorizzano la Cig, consentendo inoltre l’anticipazione dei trattamenti in deroga da parte dei datori di lavoro con relativo conguaglio dell’Inps;

5.     Rendere utilizzabili per l’anno 2011 per i collaboratori, visto il numero assai limitato di domande accolte, tutte le somme residuate in base alle disposizioni dell’art.19, comma 2, della legge 2/2009 e successive modifiche e integrazioni (una tantum), attraverso requisiti meno escludenti, in particolare riguardo alle anzianità contributive e ai limiti reddituali necessari per accedervi;

6.     La modifica e revisione della normativa per i contratti di solidarietà per le aziende dove non trova applicazione la Cigs e che hanno aperto procedure di mobilità (ai sensi dell’art.24, legge 223/91) e le imprese artigiane anche con meno di 16 dipendenti (previsti dall’art. 5, comma 5, della legge 236/93), prevedendo comunque l’integrale destinazione ai lavoratori del contributo del 50% delle ore non lavorate fermo restando la destinazione del contributo del 25% a favore del datore di lavoro;

7.     Il riconoscimento per tutti i lavoratori posti in mobilità tramite accordi sindacali sottoscritti entro il 31-10-2010, nonchè per i destinatari – alla medesima data – di prestazioni straordinarie a carico dei fondi di solidarietà legge n. 662/1996, art. 2, comma 28, del diritto di accesso al pensionamento sulla base dei criteri antecedenti alle norme introdotte con la legge 122/2010 sulle “finestre mobili”;

8.     La proroga delle agevolazioni contributive per i datori di lavoro agricoli che operano in aree svantaggiate e montane (legge n. 81/2006, art. 1, comma 2 e legge n. 191/2009, art. 2, comma 49). La misura è indispensabile per evitare i rilevanti riflessi negativi sui livelli occupazionali in essere.

9.     L’allungamento, in caso di licenziamento di un lavoratore extra UE, della durata del permesso di soggiorno per ricerca di una nuova occupazione, sulla base del principio di uguaglianza dei diritti e delle pari opportunità, in misura coerente con il periodo di fruizione degli ammortizzatori sociali;

10.  Che l’Istituto Nazionale della previdenza Sociale metta a disposizione delle parti sociali i dati in proprio possesso, relativamente a tutti gli aspetti propri dell’attività dell’Istituto, per dare modo a tutti gli attori, istituzionali e sociali, di ”conoscere per deliberare”;

Le parti sociali nel condividere l’opportunità di una riforma dell’attuale modello degli ammortizzatori sociali, in vista del necessario tavolo con il Governo, realizzeranno un confronto con l’obiettivo di individuare i principi cardine sui quali costruire una proposta che possa costituire la base per la discussione.

Con cordialità.

Il Direttore                                                                     Ufficio politiche del lavoro

Roberto Amici                                                              Dott.ssa Lucia Di Donato

Comunicato Legacoop Lazio – Tavolo delle parti sociali su crescita e occupazione