Il Cesenese nero – vitigno a bacca rossa autoctono del Lazio adatto per la produzione di vini giovani o di macerazione carbonica – è stato inserito tra le varietà di viti da vino nel registro nazionale, grazie ad un lavoro di caratterizzazione coordinato dall’Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione agricola del Lazio. Non si tratta solo di un importante riconoscimento ma anche di una condizione indispensabile per la vinificazione e la commercializzazione del vino, il cui ottimo invecchiamento è dimostrato dalla costanza del colore rosso rubino nel tempo.
Il Cesanese nero è coltivato soprattutto nei territori situati a nord del capoluogo provinciale, in località Castelfranco di Rieti e nei comuni di Rivodutri, Poggio Bustone, Cantalice, Cittaducale. Fino a poco tempo fa, la viticoltura in provincia veniva praticata essenzialmente per l’autoconsumo. Ma negli ultimi anni sul territorio sono nati alcuni impianti viticoli specializzati e sono sorte alcune cantine.