“Abbiamo organizzato una risposta ai problemi di tante famiglie e persone che vivono situazioni di disagio e difficoltà. Siamo una parte della soluzione. E’ questo il vero motivo per il quale continuiamo ad andare avanti, nonostante stipendi non commisurati allo sforzo”. La cooperativa Sinergie- aderente a Legacoop Lazio- domani, compie dieci anni.
RIVOLUZIONE Storie ordinarie, appuntamenti esclusi dalle agende mediatiche. Ma è così che si fa l’Italia: con le scelte di una generazione che resiste e di una impresa che non molla. Anche loro sono nati da una rivoluzione – piccola- ma che ha prodotto un cambiamento fondamentale per le esistenze di tante persone. Nel 2004, alcuni genitori hanno occupato il Comune di Formello e hanno denunciato la scarsa funzionalità del centro diurno socio riabilitativo. Quando è subentrata la cooperativa Sinergie, le aspettative erano tante. E sono state tutte soddisfatte. “Dopo un anno, il servizio è passato da comunale a distrettuale. Il distretto socio sanitario Asl Roma F4 ha poi esteso il servizio aprendo un centro diurno a Fiano Romano e uno a Riano, triplicando l’utenza in un anno. E’ stato un passo in avanti notevole. In quegli anni, la logica distrettuale non era ancora stata acquisita dai comuni. Ci siamo sentiti parte di un progetto di sviluppo innovativo capace di dare slancio al welfare del territorio. I fatti ci hanno dato ragione. “Il centro sta andando avanti e i soci lavorano con responsabilità”, ha spiegato Marco Carducci, presidente del c.d.a. della cooperativa Sinergie di Formello (Roma).
DALLA MULTINAZIONALE AD UNA SCELTA DI VITA Una storia, la sua, emblematica: “Lavoravo in una multinazionale nel settore informatico. Contemporaneamente, il pomeriggio, mi dedicavo al volontariato e al Servizio civile”. Poi, la scommessa . “Con altri amici abbiamo deciso di investire nel progetto di Sinergie. Ci occupiamo di servizi socio educativi per persone con disabilità, minori e anziani, in provincia di Roma, a Formello, ma anche nei Comuni principali della provincia a Nord di Roma. E’ un lavoro che non viene adeguatamente riconosciuto e retribuito. Educatori professionali, psicoterapeuti e operatori socio sanitari: tutti quanti noi abbiamo una formazione universitaria notevole. Oggi siamo in 23 soci ed alla crisi abbiamo risposto rimboccandoci le maniche e continuando a investire in questo lavoro poco riconosciuto dal punto di vista economico e sostanziale”. E spiega: “L’idea di fare un lavoro in cui si possa essere socio, “padrone” e responsabile del lavoro che svolgi e farlo bene in una ottica collegiale- ci ha resi un gruppo forte, capace di fare sintesi. Più condividevamo esperienze, più il gruppo era forte”.
NEL FUTURO, LA RETE D’IMPRESA Tante le aspettative per il futuro. Nell’immediato, la cooperativa Sinergie realizzerà un progetto ambizioso, insieme a Libera, grazie anche a Legacoop Lazio e Banca Popolare Etica e darà vita ad una casa famiglia per minori in un bene confiscato alla mafia a Formello. Tra gli obiettivi del futuro prossimo, la cooperativa Sinergie individua una priorità: costituire una rete d’impresa. “ Difficilmente oggi si riesce ad andare avanti con un progetto autoreferenziale- ha detto-. In questi mesi, stiamo facendo un lavoro esplorativo per capire quali altre cooperative sono interessate a fare impresa con noi. Confidiamo in un aggregato in grado di preservare da un lato l’identità e la realtà delle altre cooperative, dall’altro di garantire il lavoro a tutti i soci”.