Aelle Il Punto è una cooperativa che si è costituita nel 1980 all’interno dell’Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà di Roma, dove per dieci anni ha lavorato per la riabilitazione dei pazienti ed ha operato nella prevenzione, assistenza e cura del disagio psichico e sociale.
In tempi non sospetti, in cui non si conosceva ancora l’ampiezza della recessione, i suoi amministratori erano già in stato di allerta e sceglievano di differenziare l’offerta dei servizi come strategia d’assalto.
I risultati si sono rivelati nel tempo ottimi: in piena crisi, non si è avuto nessun licenziamento e, anzi, ci sono nuovi investimenti in cantiere.
Sono state chiuse 3 strutture residenziali per utenti psichiatrici e al loro posto saranno inaugurate prossimamente una struttura psico- sociale e una casa di riposo per anziani.
La volontà di differenziare i servizi si è inoltre tradotta, per Aelle il Punto, nella scelta di reperire risorse altre rispetto al tradizionale canale ASL, partecipando nel 2013 a ben 14 bandi con enti diversi dalle ASL di Roma e provincia.
“La differenziazione dell’offerta dei servizi rappresenta una strategia vincente perché permette di andare oltre la crisi ed il modello di sviluppo che l’ha generata” ha spiegato Pino Bongiorno– presidente Legacoop Sociali Lazio-. Quel particolare modello di sviluppo che elargiva risorse e consentiva sprechi ed inefficienze è definitivamente superato ed è destinato a soccombere chi si ostina a dipendere dalla committenza unica della Pubblica Amministrazione”.
Secondo quanto affermato da Bongiorno, le cooperative sociali hanno sofferto indicibilmente la recessione e tuttavia possono vantare una performance economica eccellente negli ultimi anni, in virtù di caratteristiche strutturali e valoriali che le rendono più adattabili e competitive delle imprese. Solidarietà, flessibilità intelligente e riposizionamento sul mercato sono state le giuste risposte alla crisi.
Quella di Aelle il Punto è un esempio di “strategia per l’innovazione in tempi di crisi”- come la ha definita il presidente Legacoop Lazio, Stefano Venditti. “Il compito della cooperazione sociale è quello di aiutare la politica a modificare le scelte economiche. La conservazione e la valorizzazione del patrimonio del mondo cooperativo devono procedere di pari passo con la ricerca di una nuova via” ha detto.
La cooperazione sociale ha subito i contraccolpi della crisi ma si è riposizionata sul mercato, partendo dal ripensamento delle prestazioni e dall’ascolto dei bisogni degli utenti. Per questo, ha spiegato Venditti, è importante che ci sia uno sguardo attento all’interno delle comunità di riferimento per “captare opportunità innovative ed indicare il percorso da seguire”.