“B” COME BUON LAVORO: 6.300 OCCUPATI GRAZIE ALLE COOPERATIVE

Sono 180 le cooperative di tipo B che a Roma favoriscono l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità fisica o psichica, ex detenuti o ex tossicodipendenti: è il “B”uon lavoro della Capitale, capace di fatturare quasi 210 milioni di euro l’anno, dando da lavorare a oltre 6.300 persone di cui – in base alla legge che impone almeno il 30% di occupati disabili – oltre 2.200 con disabilità.
L’Assessore alle Poltiche Sociali, Rita Cutini, ha lanciato oggi la Settimana del Buon lavoro e ha detto: “se vogliamo riuscire a raggiungere l’obiettivo strategico del 75% di occupati in età lavorativa nel 2020, dobbiamo necessariamente fare in modo che sia data la possibilità di lavorare a chi è in condizione di svantaggio”. E a questo fine “non c’è solo un problema di leggi o regolamenti da rendere operativi: si tratta di cambiare una cultura”. “Chi convive con la disabilità e lo svantaggio”, ha concluso Cutini, “non solo non è un peso ma può diventare un volano per uscire dalla crisi”, dato che da questa “o si esce insieme o non si esce”.

 

“Le leggi ci sono per assegnare più lavoro alle cooperative. Il problema, ora, è attuare una battaglia culturale perché il lavoro delle cooperative di tipo “B” venga valorizzato. L’idea promossa dall’Assessorato alle Politiche Sociali capitolino di lanciare una ‘Settimana del Buon lavoro’ è davvero ottima” ha detto Pino Bongiorno, presidente Legacoop Sociali Lazio.

Durante il lancio dell’iniziativa, sono state presentate le storie delle cooperative Capodarco, La Locanda dei Girasoli e Il granellino di senapa.

Lo spot realizzato da Enzo Berardi per Visioni Sociali, dedicato alla Settimana del Buon lavoro: