Roma, 28 giugno 2011 – Questa mattina Massimo Pelosi, per conto di Legacoop Lazio, e Angelo Mocci, Vice Presidente di AIC Lazio, sono stati chiamati in audizione in Commissione Sanità dal Consiglio Regionale del Lazio.
Le due associazioni, facendosi carico delle esigenze degli oltre 12.000 celiaci laziali, vogliono spingere la regione Lazio a rendere più chiara la normativa che prevede il ritiro dei buoni dei celiaci non solo nelle farmacie ma anche nei supermercati.
In base alla legge, i celiaci ricevono mensilmente dalla Regione Lazio buoni acquisto di 90 e 130 euro.
Premettendo che i prodotti senza glutine venduti all’interno dei supermercati sono qualitativamente uguali a quelli presenti delle farmacie e presentano un costo inferiore medio pari al 30 %, se questi buoni potessero essere spesi all’interno dei supermercati ci sarebbe un risparmio di almeno 30 euro al mese, aumentando la capacità di acquisto del buono stesso.
La regione potrebbe, inoltre, fornire un servizio migliore ai cittadini senza vedere aumentare di un euro la spesa sanitaria.
Una delibera di Giunta promossa dalla Regione Lazio nel 2009 prevedeva il ritiro dei buoni per celiaci nei supermercati, ma nella pratica non lo rendeva possibile in quanto la norma obbligava i supermercati ad allegare alla nota per il rimborso le fustelle dei prodotti.
I prodotti senza glutine in vendita nei supermercati non hanno fustelle ed anche per questo hanno un prezzo più basso.
Per risolvere il problema sarebbe sufficiente inserire un codice a barre nei buoni che permetta la lettura a scanner dello stesso, consentendo così in automatico il rimborso degli stessi ai supermercati.
L’impressione che abbiamo avuto, a seguito della delibera del 2009, è che la burocrazia regionale stia cercando di proteggere le farmacie a scapito degli utenti cittadini.
Le due associazioni ringraziano per la sensibilità dimostrata tutta la commissione sanità regionale ed in modo particolare il consigliere Francesco Battistoni che si è fatto promotore e la Presidente Commissione Sanità Alessandra Mandarelli per l’opportunità che ci è stata data di presentare questo problema al Consiglio regionale, nella speranza che si possa trovare presto una soluzione.