Nell’ambito del progetto Life EFFIGE, che mira a diffondere e supportare l’adozione del metodo PEF (Product Environmental Footprint) a livello italiano ed europeo, Camst ha vinto il bando europeo per misurare la propria impronta ambientale .
Insieme ad altre quattro imprese di altri settori di attività (fonderie, arredo, agroalimentare), Camst prenderà parte ad un’esperienza pilota di eco-innovazione e competitività, con l’obiettivo di calcolare l’impatto ambientale del servizio di ristorazione in tutte le sue fasi: dalla scelta delle materie prime alla loro trasformazione, dalla definizione dei menù fino alla produzione dei piatti, per poter aumentarne il livello di sostenibilità.
L’iniziativa è stata promossa dall’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, che svolge il ruolo di coordinatore e partner tecnico del progetto. Insieme a Sant’Anna le attività tecniche saranno seguite da Enea, l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.
Partecipano insieme a Camst al progetto: Agrica e Consorzio Agrituristico Mantovano “Verdi Terre d’Acqua”, per il settore agroalimentare, Assofond nell’ambito delle fonderie italiane, Federlegno Arredo, nel settore mobili.
Questi i prodotti/servizi che saranno oggetto dello studio per lo sviluppo dello screening PEF:
- Mostarda
- Torrone
- Braccio Meccnico
- Somministrazione pasto
- Postazione da ufficio
L’elemento distintivo del progetto è, infatti, rappresentato dalla sinergia tra aziende, mondo accademico e quello associativo e consortile.