Il caro energia colpisce duramente anche le Cooperative sociali e mette a rischio i servizi di welfare e sociosanitari. Rispetto al 2021 si registra mediamente un incremento complessivo di costi per gas, energia elettrica, materie prime e forniture di circa il 600%.
Di sola energia elettrica aumenti fino al 300% nel confronto delle bollette fra febbraio 2021 e febbraio 2022, come testimoniano le bollette delle Cooperative.
Sono rincari che vanno a colpire un settore dove si svolgono servizi di welfare e socio-sanitari rivolti alle persone più fragili come anziani non autosufficienti, sofferenti psichici, persone con disabilità.
Si tratta di servizi essenziali in cui forme di risparmio e/o di protesta con interruzione, seppure temporanea dell’attività, sono impossibili per legge nonché per i danni immediati che causerebbero agli anziani e alle persone fragili che ne usufruiscono.
Dai servizi diurni e residenziali fino all’assistenza domiciliare, i rincari che nel 2022 si sono aggiunti alle difficoltà post pandemia e al mancato adeguamento delle tariffe da parte degli Enti Pubblici mettono a repentaglio la sopravvivenza delle Cooperative sociali, il che significa perdita di posti di lavoro e di servizi di qualità in un momento come quello che sta attraversando il Paese dove l’inflazione cresce vertiginosamente all’8,5% e i bisogni di persone e famiglie si sommano alle gravi fratture sociali.
“Il welfare è un settore produttivo di salute e benessere sociale nonché di ricchezza economica per le comunità e di regolari posti di lavoro; per questo occorrono interventi mirati e immediati che non lo penalizzino portando al collasso un sistema di imprese e di Cooperative sociali che operano in qualità e nel rispetto delle regole”, dichiara la presidente nazionale di Legacoopsociali Eleonora Vanni.