“CO-PROGRAMMAZIONE E CO-PROGETTAZIONE: STRUMENTI COLLABORATIVI PER L’AFFIDAMENTO DEI SERVIZI ALLA PERSONA”: AVVIATO NEL LAZIO IL PERCORSO DI DIALOGO CON LA PA

Lunedì 2 maggio, presso il Palazzo della Cooperazione a Roma e in diretta FB sulle pagine degli Enti organizzatori, si è svolto l’incontro “CO-PROGRAMMAZIONE E CO-PROGETTAZIONE: Strumenti collaborativi per l’affidamento dei servizi alla persona”.
AGCI Solidarietà Lazio, Confcooperative Federsolidarietà Lazio, Legacoopsociali Lazio e le rispettive Associazioni nazionali hanno voluto realizzare congiuntamente un momento di confronto dedicato all’importante tema dell’affidamento dei servizi alla persona, con lo scopo di fare il punto della situazione sugli strumenti a disposizione della PA e di focalizzare punti di forza e debolezza delle singole opportunità.
Un particolare focus è stato dedicato alla città di Roma, “Capitale delle disuguaglianze”, dove 1 persona su 4 vive in condizioni di disagio economico. Ad inasprire una situazione già difficile e particolarmente eterogenea all’interno dei singoli Municipi, sono giunti i recenti contraccolpi legati all’emergenza Covid-19 e alla guerra in Ucraina.
Affrontare la complessità cercando nuove strade, lavorare in sinergia tra pubblico e privato, superare l’approccio emergenziale e mettere in campo una “Amministrazione condivisa” sono solo alcuni degli spunti emersi nel corso del dibattito, che ha coinvolto i Responsabili delle tre Centrali Cooperative ma anche alcuni rappresentanti della PA. Presenti, in rappresentanza delle Amministrazioni comunali laziali: Barbara Funari, Assessore alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale, e Riccardo Varone, Presidente ANCI Lazio.
Se gli strumenti normativi sono già definiti, seppure con alcuni margini di miglioramento, quello su cui è necessario investire è la definizione di metodologie operative e la costruzione di un nuovo approccio collaborativo tra i soggetti coinvolti nel processo.
Da un lato, la PA deve riscoprire negli Enti del Terzo Settore non dei semplici “prestatori di servizi” ma degli alleati nella rilevazione dei fabbisogni e nella costruzione di politiche “dal basso”. Dall’altro, le imprese cooperative devono sapersi dotare di strumenti per mettere in campo una capacità progettuale che vada oltre la mera risposta a bandi di gara già definiti.
Si tratta, in sostanza, di realizzare un “patto di corresponsabilità” tra pubblico e privato, creando luoghi di riflessione condivisa capaci di avviare un reale cambio di prospettiva amministrativa.
All’incontro del 2 maggio seguiranno ulteriori approfondimenti, operativi e di confronto, su aspetti di particolare rilevanza legati al tema.