“COME LE BRICIOLE DI POLLICINO”: LA COOPERATIVA IL BRUTTO ANATROCCOLO SI RACCONTA

Nei primi anni 80, nell’allora IV Circoscrizione del Comune di Roma diventata poi III Municipio, un gruppo di operatori volontari, cittadini con disabilità e loro famiglie, mossi dalla comune volontà di dare voce e diritto di cittadinanza a chi viveva ai margini della società, decisero di dar vita ad una cooperativa sociale. Insieme scelsero anche il nome della cooperativa: Il Brutto Anatroccolo. Un nome che evoca intrinsecamente un “vissuto” e una “speranza”. Il vissuto di chi, in quegli anni, sentiva sulla propria pelle il peso di forme più o meno evidenti di esclusione e la speranza in un cambiamento possibile, dove il lieto fine si prefigurava come possibilità/opportunità di diventare visibili al resto del mondo e potersi sperimentare nella costruzione di un proprio progetto di vita.
Di questo e molto altro parla il volume “Come le briciole di Pollicino – Storie per non perdersi nel lavoro educativo di inclusione scolastica”, scaricabile gratuitamente sul sito della Cooperativa.
Dal 1982 Il Brutto Anatroccolo si occupa di interventi e servizi rivolti a persone con disabilità, anziani, minori, persone che vivono condizioni di marginalità diffusa e a rischio di esclusione. I servizi domiciliari e il servizio di inclusione scolastica rappresentano il settore “storico” di intervento, attraverso il quale sono state costruite, nel territorio del III Municipio, sinergie con cittadini, famiglie, scuole e servizi, con operatori dell’associazionismo territoriale e del mondo della cooperazione.
Dopo oltre 30 anni di impegno e di lavoro sul campo, la Cooperativa ha voluto ripensare il proprio intervento in chiave narrativa, simbolica, attraverso storie che raccontano il potenziale intrinseco in ogni bambino, storie costruite da chi ha percorso con lui un pezzo di strada, storie che vanno oltre le etichette e le diagnosi. La testimonianza di relazioni possibili che offre uno sguardo nuovo al concetto di disabilità, partendo da un complesso lavoro di destrutturazione dei codici, del linguaggio, delle percezioni che comunemente accompagnano questa tematica. Questa pubblicazione nasce nell’ambito di un percorso formativo denominato “Narrazione e lavoro di cura nel servizio di assistenza scolastica”, con un piano formativo (AGISCO) finanziato da FON.COOP. (Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la Formazione Continua nella Imprese Cooperative) svolto nel corso del 2016.