CONDANNA E SDEGNO PER LE CONDIZIONI DEI RIFUGIATI NEL CARA DI CASTELNUOVO DI PORTO


Nuovi dettagli in un video su YouTube: “Lasciati soli. I rifugiati hanno paura dell’acqua perché molti vengono da Lampedusa”

Roma, 4 febbraio 2014 – L’accoglienza dei rifugiati e dei richiedenti asilo è diventata per l’Italia una vera e propria emergenza rispetto alla quale si misura il grado di civiltà del nostro Paese.

A pochi giorni dalla redazione della Carta di Lampedusa, il maltempo nella Regione Lazio ha fatto esplodere il caso del Cara di Castelnuovo di Porto. Mentre Roma temeva lo straripamento del Tevere, i rifugiati ospitati presso il Centro cercavano scampo sui tetti.

Legacoopsociali Lazio esprime il suo più profondo sdegno per quanto accaduto in questi giorni. Un video presente su YouTube esprime bene il punto di vista di uno dei rifugiati e svela nuovi dettagli. (http://www.youtube.com/watch?v=j-v-dmDcm1w&feature=youtu.be)

Persone abbandonate di fronte al pericolo di allagamento, lasciate senza mangiare e che hanno perso vestiti ed effetti personali. “Molti hanno paura dell’acqua, perché provengono dall’esperienza dolorosa di Lampedusa” – spiega l’uomo nel video caricato oggi su YouTube.

Crediamo che le disumane condizioni nelle quali versano i rifugiati dentro quelle strutture impongano una rivisitazione dell’intero istituto.

Legacoopsociali ha recentemente espresso le sue posizioni in un comunicato che tra le altre cose afferma che “si deve passare alla chiusura dei Centri di Identificazione ed Espulsione divenuti ormai una vera vergogna nazionale e si devono ridefinire le caratteristiche dei centri che accolgono i rifugiati e richiedenti asilo (Cara), sia riducendone le dimensioni, sia eliminando le chiusure e aprendoli al territorio, sia garantendo tempi di permanenza più brevi e, soprattutto, certi.”