Dopo 65 anni di storia, oltre a produrre vino, la cooperativa Cincinnato farà anche enoturismo. Merito degli investimenti volti a realizzare e ristrutturare un casale, all’interno del quale sono state allestite una sala degustazione e una bottaia. E’ stata una delle iniziative più importanti del 2013. Ma per la Cincinnato l’annata che si è conclusa è stata particolarmente positiva anche sotto l’aspetto produttivo.
Nazzareno Milita, presidente della cooperativa, ci ha detto: “La crisi c’è anche nel nostro settore, ma fortunatamente il vino è uno dei prodotti del made in Italy che è ancora forte sui mercati esteri e che di conseguenza reagisce meglio alla crisi”.
“Anche se non produciamo prosecco- prodotto che quest’anno ha superato lo champagne- il nostro vino è molto richiesto. Noi vendiamo in tanti Paesi in Europa, in quasi tutti i Paesi Nord europei, in Cina, in Giappone e in Nord America. Le vendite che si sono avute quest’ anno sono state leggermente superiori rispetto agli altri anni. Buona parte del prodotto che esportiamo finisce all’estero”.
Per la ristrutturazione di un casale del 1800 e per la realizzazione di una bottaia, di una struttura per la degustazione e di una sala per le conferenze, sono stati investiti un milione e settecentomila euro. Merito anche dei fondi comunitari.
“Con questa struttura cerchiamo di coniugare quello che è il core business della Cincinnato- la produzione di vino- all’enoturismo. Dobbiamo fare in modo che le persone, i consumatori, gli eno- appassionati, vengano a trovarci in cantina, in modo tale da apprezzare, oltre ai vini, anche le bellezze del territorio e le risorse artistiche e culturali presenti nella nostra terra” ha spiegato Milita.
Ben 150 soci- 150 agricoltori- si sono associati in cooperativa e hanno dato vita alla Cincinnato- una cantina storica che sa anche reinventarsi e innovarsi radicalmente, in base alle esigenze del tempo.
“Per vendere il vino dobbiamo dedicarci ad attività collaterali come il turismo e l’agriturismo” racconta Milita.
“Cori- sede principale della cantina- è un borgo medievale ben conservato sul territorio collinare, ma è rimasto fuori dal circuito turistico. Abbiamo però una risorsa importante- l’agricoltura- che, soprattutto per la parte vinicola e olivicola, è molto rilevante. Vogliamo sviluppare il turismo attraverso la promozione del territorio”.