Concordiamo appieno con quanto dichiarato oggi dal Presidente dell’Antitrust sulla necessità di un rilancio. Anche nel settore dei farmaci.
“Ci permettiamo di ricordare a Federfarma che nessuno nella grande distribuzione e tanto meno in Coop ha mai messo in discussione che il farmaco sia un bene e non un prodotto di cui abusare: l’ampliamento del circuito di vendita per i farmaci da banco non ha infatti fatto registrare alcun abuso, ma casomai ha diminuito i prezzi.
Quanto al latte in polvere, era il 2004 quando Coop ha lanciato il suo latte a marchio al prezzo di 9 euro al litro, un prezzo allora introvabile in Italia diversamente dal resto dell’Unione Europea generando così un’azione calmieratrice del mercato, spezzando dei monopoli e provocando effetti emulativi ”.
Le liberalizzazioni sono fonte di benefici per i consumatori e necessitano di un adeguato rilancio. E’ quanto afferma Coop, prima catena della grande distribuzione in Italia (12,9 miliardi di euro di fatturato, oltre 56.600 addetti, più di 1440 punti vendita e una base sociale che supera i 7,4 milioni di soci), commentando la relazione del Presidente dell’Antitrust. In particolare per quanto riguarda il settore dei farmaci, dal 2006 ad oggi sono 102 i corner salute aperti in altrettanti punti vendita in tutta Italia, in questi corner sono stati assunti e lavorano oltre 300 farmacisti, mediamente le diminuzioni di prezzo si attestano su un -27% rispetto agli stessi medicinali venduti nel circuito delle farmacie arrivando al 67% in meno quando si ha a che fare con i due farmaci a marchio Coop (acido acetilsalicico e acido ascorbico, paracetamolo). Coop è stata la prima insegna della grande distribuzione a aprire i corner salute nell’estate del 2006 e da allora non ha mai smesso di investire su una liberalizzazione, seppur parziale, che i soci e consumatori mostrano comunque di gradire. “Registriamo soltanto benefici dalla liberalizzazione e non possiamo che concordare pienamente con la posizione espressa oggi dal Presidente dell’Antitrust–spiega Vincenzo Tassinari, presidente consiglio di gestione di Coop Italia- Non c’è motivo per arretrare su un’esperienza assolutamente positiva che ha anche rivelato la maturità di comportamento dei cittadini consumatori che hanno sempre effettuato acquisti corretti e consapevoli. Mettere un farmaco in un circuito diverso da quello delle farmacie ha significato allargare il servizio, diminuire i prezzi, creare lavoro senza generare abusi. Il problema è ora non arretrare, ma rilanciare sul tema. Per questo noi siamo favorevoli a un ampliamento della liberalizzazione ai farmaci di fascia C, ovvero i farmaci a carico del cittadino, e mettiamo a disposizione l’ esperienza maturata in questi anni. Crediamo che anche questa iniziativa possa generare un miglioramento del servizio offerto e possa contribuire a generare ulteriori risparmi a favore delle famiglie”.
“Quanto ai dati relativi al latte in polvere, ci permettiamo di ricordare che era il 2004 quando Coop ha lanciato il suo latte a marchio al prezzo di 9 euro al litro, un prezzo allora introvabile in Italia diversamente dal resto dell’Unione Europea generando così un’azione calmieratrice del mercato, spezzando dei monopoli e provocando effetti emulativi”.