Riportiamo la lettera inviata da LegacoopSociali Lazio, Federsolidarietà Lazio, AGCI Lazio al Vice Sindaco di Roma Sveva Belviso, al Direttore Dei Servizi Sociali e della Salute Angelo Scozzafava e al Capo segreteria Assessorato Promozione dei Servizi Sociali e della Salute Riccardo Solfanelli, in merito alla decisione del comune capitolino di proseguire i servizi di assistenza domiciliare fino al 31 dicembre 2012 agli stessi patti e oneri correnti.
“Abbiamo deciso di scrivere questa lettera per porre all’ attenzione della città e della sua amministrazione un tema fondamentale e per lungo tempo sottaciuto. –dichiara Pino Bongiorno, Presidente di LegacoopSociali Lazio – In questa città gran parte dei servizi erogati ai propri cittadini sono pagati agli enti gestori con compensi che stanno al di sotto delle tariffe contrattuali. La cooperazione sociale ha rinnovato ben due contratti i cui aumenti non sono stati recepiti dall’ente committente.
Il perseverare di questa situazione apre la strada a due possibili risvolti entrambi negativi.
Il primo, che riguarda le nostre associate, è quello che sta portando alla crisi delle nostre imprese, essendo le entrate inferiori al costo del lavoro che rappresenta la quasi totalità delle uscite. Tutto ciò aggravato da forti ritardi di pagamento.
Il secondo, ancora più preoccupante, è quello di favorire l’ illegalità, avvantaggiare quelle imprese che non rispettano i contratti e alimentano il lavoro nero.
Per questo le tre centrali hanno lanciato l’allarme. Questa situazione non può durare fino a dicembre, bisogna da subito trovare soluzioni che, all’interno della riforma dell’accreditamento, il movimento cooperativo ha già individuato.
Il nostro appello è rivolto all’amministrazione comunale, ma nei prossimi giorni si estenderà anche alle amministrazioni decentrate dei municipi”.
Leggi la lettera.