COOPERATIVA OLTRE INAUGURA CASA DI CONVIVENZA A PONTE DI NONA: OSPITATI ANZIANI IN EMERGENZA ABITATIVA

Il 21 ottobre 2014, è stata inaugurata a Ponte di Nona la seconda casa di convivenza per anziani della Capitale, nata grazie ad un progetto sperimentale del V Dipartimento del Comune di Roma che sarà coordinato dalla cooperativa sociale Oltre, che attraverso personale specializzato supporta gli anziani nella gestione della vita quotidiana mediando le relazioni tra gli stessi e il contesto nuovo in cui inseriti.

La casa, inserita in un complesso di nuova edilizia popolare, dispone di sei posti letto e di ampi spazi comuni. Tutti coloro che sono stati inseriti nel progetto provengono da situazioni di emergenza abitativa e sociale.

Alla cerimonia di inaugurazione, l’assessore al Sostegno Sociale e Sussidiarietà di Roma Capitale, Rita Cutini, il presidente del VI Municipio, Marco Scipioni, il direttore del Dipartimento Politiche Sociali Capitoline, Isabella Cozza, e il presidente di Legacoopsociali Lazio, Pino Bongiorno, che ha definito il progetto “Interessante e utile per sperimentare nuove forme di abitare”. “Ancora una volta la cooperazione sociale è protagonista di forme innovative di welfare- ha spiegato Bongiorno-. La cooperativa Oltre ha saputo cogliere la novità di questo progetto e si è messa a disposizione della fase gestionale. Credo sia questa la strada da percorrere: un nuovo rapporto tra pubblico e privato che sappia costruire nuovi servizi al passo con i tempi”.

Obiettivo principale del progetto è quello di ampliare questo tipo di soluzione abitativa, per contenere il rischio di emarginazione dell’anziano valorizzando il loro ruolo dell’anziano nella società.

“Gli anziani sono un valore e una ricchezza per tutta la comunità: trasmettono la memoria e infondono coraggio – ha dichiarato l’Assessore Cutini all’agenzia Omniroma – . Roma Capitale è Amica degli anziani perché una città accogliente è a misura di tutti. Il nostro obiettivo, pertanto, è quello di ampliare questa sperimentazione a ogni angolo della Capitale, dal centro alla periferia, per creare luoghi dignitosi e confortevoli; luoghi, insomma, dove gli anziani possano trovare il proprio spazio, sentendosi sempre accolti e, soprattutto, mai soli”.“