“La presenza dell’amministrazione giudiziaria tutela la continuità aziendale, garantendo la legalità e la trasparenza, attraverso la gestione corrente delle aziende e il contemporaneo accertamento di eventuali operatività a rischio, con l’obbligo di relazionare all’Autorità Giudiziaria, come puntualmente operato fino ad oggi. Pertanto le società cooperative in sequestro sono pienamente operative nel mercato e garantiscono la regolare fornitura di beni e servizi e continuano ad intraprendere nuove attività, partecipando a gare bandite da enti pubblici e privati (in tal senso una specifica previsione è stata inserita nel codice appalti – cfr. art. 80 D. Lgs n. 50/2016); e ciò nell’interesse del mercato e delle migliaia di soci e lavoratori delle cooperative, i quali sono costantemente impegnati nella regolare esecuzione dei servizi affidati e che nulla hanno a che fare con gli eventuali comportamenti penalmente rilevanti posti in essere dai vecchi soggetti apicali (a partire dal dott. Salvatore Buzzi) e che sono tuttora al vaglio della competente Autorità Giudiziaria penale.”
Recita così il comunicato diramato dalle Cooperative ex 29 Giugno, in riferimento ad alcuni attacchi ricevuti in merito alla partecipazione a gare di appalto e alla fornitura di servizi presso Municipalizzate e Amministrazioni Pubbliche.
Pur con la presenza di un’amministrazione giudiziaria in grado di garantire l’assoluta trasparenza e legalità delle procedure messe in atto, in molti faticano a digerire la permanenza sul mercato di queste cooperative legate ai fatti di Mafia Capitale. Spiace constatare come, allo scopo di strumentalizzare vicende che continuano ad avere una notevole risonanza mediatica, si tenda ad ignorare il lavoro e la passione che l’amministrazione giudiziaria e la nuova dirigenza stanno dimostrando nel dare un nuovo corso ad esperienze imprenditoriali di lunga data. Perchè dietro ad una manciata di indagati ci sono centinaia di soci lavoratori che, solo grazie al lavoro di questi ultimi mesi, oggi possono sperare in un futuro sereno.
Dal canto suo, Legacoop Lazio esprime la più totale vicinanza alla dirigenza ed ai soci delle Cooperative ex 29 Giugno, rivendicando con orgoglio il lavoro di accompagnamento e supporto messo in campo subito dopo l’avvio della fase giudiziaria. Un lavoro possibile grazie alla lungimiranza degli amministratori giudiziari che, fin da subito, hanno dimostrato una totale disponibilità ad incentivare e supportare l’avvio di questo nuovo corso.