ROMA – Un piano straordinario per rendere immediatamente accessibile il credito alle cooperative ed alle piccole e medie imprese, per evitare che un ulteriore aggravamento del credit crunch colpisca pesantemente il sistema produttivo italiano e, in particolare, quelle tipologie di impresa che hanno una forte dipendenza dal credito bancario.
È questa la proposta avanzata dai rappresentanti dell’Alleanza delle Cooperative Italiane -Giorgio Brunelli, Responsabile Credito AGCI; Roberto Cutrona, Fondosviluppo-Confcooperative; Mauro Gori, Responsabile Finanziario Legacoop- nel corso di una riunione sui temi del credito, della liquidità e della finanza convocata dal Ministero dello Sviluppo Economico.
“Un ulteriore aggravamento del credit crunch” -hanno sottolineato i rappresentanti dell’Alleanza delle Cooperative- “produrrebbe effetti pesantissimi sulla struttura produttiva e sull’occupazione del paese, con inevitabili ripercussioni sulla capacità di ripresa in un 2013 che già si profila particolarmente difficile”.
Da qui la proposta dell’Alleanza delle Cooperative di un piano straordinario, alla cui definizione collaborino tutti i soggetti che operano sulla filiera del credito, abbandonando la loro consueta dimensione di autoreferenzialità a favore di una logica sistemica che punti ad affrontare e risolvere il problema dell’accesso al credito, in particolare per le cooperative e le piccole e medie imprese in ragione del ruolo che svolgono per la tutela dell’occupazione.
I rappresentanti dell’Alleanza delle Cooperative hanno evidenziato come tutta una serie di misure adottate al fine di aumentare la sostenibilità del sistema finanziario, abbiano invece determinato fenomeni di instabilità, con effetti fortemente negativi sul sistema produttivo.
“Sarebbe invece opportuno” -hanno sostenuto i rappresentanti dell’Alleanza delle Cooperative-“ragionare, in una logica di sistema, sul ruolo del Fondo centrale di garanzia e sul ruolo dei confidi all’interno della filiera del credito, coinvolgendo i soggetti detentori di risorse che hanno sino ad ora destinato a favorire l’accesso al credito delle imprese cooperative: le Regioni, il sistema delle Camere di Commercio, l’Abi, insieme, ovviamente, al governo e al Ministero dello Sviluppo”.
“Si tratta” -hanno concluso i rappresentanti dell’Alleanza delle Cooperative- “di una condizione assolutamente necessaria e urgente per poter affrontare un futuro che, sotto il profilo dell’accesso alle fonti di finanziamento, sarà certamente pesante per tutto il mondo dell’imprenditoria italiana e, in particolare, per le cooperative e le piccole e medie imprese”.