CRU LAZIO: “LA VITALITÀ DEI CORPI INTERMEDI. LA CONTRATTAZIONE DI SECONDO LIVELLO E IL WELFARE INTEGRATIVO NEL LAZIO”

Sì è svolta venerdì 12 luglio, presso la Sala Tempio di Adriano della Camera di Commercio di Roma, l’iniziativa “La vitalità dei corpi intermedi. La contrattazione di secondo livello e il welfare integrativo nel Lazio” promossa dal Consiglio Regionale Unipol del Lazio all’interno di Écoslab, Biennale dello Sviluppo Economico e Sociale del Lazio. Al centro dell’iniziativa il ruolo e l’importanza dei corpi intermedi, attraverso la contrattazione decentrata, per creare sviluppo, coesione sociale e collaborazione regolata fra le forze sociali.
Molte le personalità intervenute nel corso della mattinata: Tiziano Treu (Presidente CNEL), Gian Paolo Manzella (Assessore allo Sviluppo Economico Regione Lazio), Pierluigi Stefanini (Presidente Gruppo Unipol), Alberto Civica (Segretario Generale UIL Lazio e Presidente CRU Lazio), Michele Azzola (Segretario Generale CGIL Lazio), Enrico Coppotelli (Segretario Generale CISL Lazio), Valter Giammaria (Presidente Confesercenti di Roma e Lazio), Placido Putzolu (Presidente Legacoop Lazio), Filippo Tortoriello (Presidente Unindustria Lazio), Lorenzo Tagliavanti (Presidente della CCIAA di Roma), Raffaello Bronzini (Banca d’Italia) e Romolo De Camillis (Direttore Generale per i Rapporti di lavoro e le Relazioni Industriali Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali).
Questa iniziativa fa seguito agli incontri, sempre organizzati dal CRU del Lazio, che si sono tenuti nel 2013 (Welfare Italia. Focus sul Lazio), nel 2015 (Tornare a crescere e sviluppare il welfare) e nel 2017 (Lazio in movimento. Crescita, coesione sociale, welfare), focalizzati sui temi economici e sociali della Regione Lazio.
Come per i precedenti incontri, anche quest’anno la base della discussione è stata fornita da una ricerca sul campo compiuta, su mandato del CRU Lazio, dall’Istituto di ricerca RUR del Prof. Giuseppe Roma. La ricerca è scaricabile in PDF qui.
La ricerca sottolinea come la contrattazione aziendale e territoriale sia presente nel Lazio, totalizzando, fra il 2015 e novembre 2018, 2.327 accordi pari al 7% nazionale. L’interesse riguarda la vitalità dimostrata dalle strutture di rappresentanza sindacale e datoriale, nel trovare una mediazione e sviluppare una collaborazione. Inoltre, attraverso una tale forma di contrattazione si sono sperimentati benefici integrativi, come forme premiali detassate o istituti di welfare.
Dalla ricerca emerge come l’86,3% dei contratti di secondo livello, nel Lazio, facciano riferimento alla Città Metropolitana di Roma Capitale, mentre il restante 13,7% riguarda le altre province. I settori, per cui si dispone di dati relativi alla diffusione della contrattazione integrativa, vedono nel Lazio il primato dell’industria manifatturiera con il 18% dei contratti. Tuttavia, risultano fortemente presenti altri comparti dell’economia laziale, in particolare alcuni sistemi imprenditoriali di servizio collocati in un contesto fra il pubblico e il privato.
Da un confronto fra la distribuzione settoriale degli addetti e dei contratti, i settori a maggiore intensità nella contrattazione integrativa sono la fornitura di energia elettrica, la fornitura di acqua e gestione dei rifiuti, l’industria manifatturiera, il comparto dell’informazione e comunicazione, le attività professionali e le attività artistiche e sportive. Il settore dove, al contrario, si registra la minima incidenza della contrattazione integrativa è quello delle costruzioni.
Nel Lazio l’81% dei contratti indica come obiettivo da conseguire la produttività, il 61% la redditività, il 48% l’efficienza, il 45% la qualità, il 12% l’innovazione. Infine, riguardo ai principali contenuti presenti nei contratti di secondo livello, il welfare aziendale registra un’incidenza superiore a quella della media nazionale, come la partecipazione nelle scelte aziendali e lo smart working.
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